Telegiornaliste anno X N. 27 (415) del 14 luglio 2014
Anna
Giulia Suriano: le mie ‘fatine’ per la felicità
di
Giuseppe Bosso
Quella di Anna Giulia Suriano è una bella storia, anche
d’amore; la storia di una ragazza della provincia pugliese che
con fatica e sacrificio ha creato un marchio di gioielli,
Xento, che da dieci anni si è imposto sul mercato andando
anche oltre i confini italiani. È ben felice di aprirsi ai
nostri microfoni: «
è un vero piacere raccontarle la nostra
storia che è anche alla base della filosofia del nostro marchio».
Come nasce il marchio Xento?
«Il marchio Xento, anche se fondato nel 2005, ha la sua genesi
nella mia adolescenza: infatti il primo gioiello disegnato da
Leonardo Buccoliero, che è il designer, è stato fatto proprio
per me all'età di sedici anni come pegno del suo amore; poi,
come capita nella vita ai giovani amori, lo studio e la
lontananza in quanto studiavamo in città diverse ci ha fatti
allontanare; ma come nelle più belle storie d’amore dopo 12
anni, in cui avevamo perso i contatti, le nostre strade si
incrociano a Taranto, nostra città natale, e da quel momento
incominciamo nuovamente la nostra storia d'amore. Nel 2005 ci
sposiamo e creiamo il marchio Xento e con molti sacrifici e
investimenti stiamo percorrendo la strada che ci porta al
nostro sogno di creare un brand conosciuto e apprezzato a
livello internazionale».
Quali problematiche ha dovuto affrontare maggiormente con la
crisi?
«La problematica maggiore è stata quella di velocizzare
maggiormente l'apertura di nuovi mercati esteri; pertanto la
crisi, nonostante le ben note problematiche, è stata anche uno
stimolo per non farci adagiare sugli allori e cercare di
migliorare la nostra azienda dal punto di vista produttivo
(aumento della già elevata qualità di produzione dei nostri
gioielli e delle borse…) e di design commerciale e marketing;
le altre problematiche quali accesso al credito e burocrazia
che affliggono tutte le aziende italiane si sono attenuate
grazie alla penetrazione in nuovi mercati».
Cosa ha ispirato l'ideazione delle 'Fatine' e dello slogan
le fatine portano felicità?
«L'amore; in fondo è questo che rende il marchio Xento
speciale: un marchio fondato sull'amore, sulla positività e
sulla volontà di donare con le proprie creazioni anche solo un
momento di felicità a chi li indossa o a chi li regala. Da qui
l'idea del nostro logo (una
Fatina con le ali a cuore e
la bacchetta magica) e del nostro company claim "
Le fatine
portano Felicità"; quando Leonardo ha creato il marchio e
me lo ha fatto vedere per la prima volta ho capito subito che
sarebbe stato un simbolo speciale».
Dall'Italia all'estero: come ha affrontato la sfida della
ricerca di altri mercati?
«La cosa principale è stata quella di creare una struttura
agile per essere competitivi e veloci. Al momento partnership
commerciali con qualificati agenti e distributori in Usa, Cina,
Spagna, Scandinavia, Regno Unito e da qualche settimana anche a
Dubai; in tutti i paesi il made in Italy e il design italiano
sono molto apprezzati, però gli operatori del settore vogliono
collaborare con aziende dinamiche e con un'elevata
professionalità. Inoltre la presenza su Internet e social media
deve essere di elevata qualità perché sono la vetrina sui
mercati internazionali. In questi mesi noi abbiamo lanciato
nuovi investimenti su internet avviando la creazione del nostro
nuovo sito, utilizzando una delle prime 10 aziende al mondo per
la valutazione del sentiment di un marchio su internet, e
preparando la nuova strategia pubblicitaria che verrà lanciata
a settembre. In merito al sentiment della nostra azienda vorrei
precisare che è stato si un grosso investimento però ci ha
portato una grossa sorpresa. Noi sapevamo che il nostro marchio
era apprezzato ma essere paragonato, da un punto di vista
qualitativo e naturalmente non di fatturato, sui vari social
media e blog a brand quali Armani, Gucci, Prada, Morellato,
Chanel, Bottega Veneta, Tiffany, D&G è stato speciale».
Lavora con suo marito: pro e contro?
«I vantaggi di lavorare con Leonardo, vista anche la nostra
storia, sono la possibilità di condividere assieme un sogno, la
gioia di vedere i nostri sacrifici che diventano progetti
concreti e vedere crescere il nostro brand. Lo svantaggio è
solo uno in quanto io non riesco mai a staccare la spina e
vorrei parlare di lavoro anche a casa. Per fortuna Leonardo
riesce a farmi smettere perché come dice sempre, se non ci sono
problemi da risolvere, quando si entra a casa il lavoro è
finito e bisogna rilassarsi per ricaricare le energie».
Si sente realizzata?
«Molto, perché sto facendo quello che sognavo di fare; io
lavoro in un settore che mi appassiona con la persona che amo.
Inoltre in questo mondo sto conoscendo molte persone stupende
sia dal punto di vista professionale sia dal punto di vista
umano».
Alla luce della sua esperienza, quali consigli darebbe a una
giovane aspirante imprenditrice dell'Italia del 2014?
«A parte il banale, ma sempre vero, consiglio di credere sempre
nel proprio sogno vorrei però soffermarmi su due parole:
professionalità e marketing. Per professionalità intendo la
cura anche del minimo dettaglio dei tuoi prodotti o della
strategia commerciale. Per marketing intendo quello di creare
una comunicazione che porti emozione al cliente. Non si vende
solo un oggetto si vende una creazione (prodotto, confezione,
storia) che deve far sentire l'acquirente appagato di aver
acquistato un tuo prodotto. Inoltre, questo soprattutto nel
settore moda, ricordatevi che le foto delle vostre creazioni
sono importantissime in quanto sono il vostro biglietto da
visita nel mondo. Per questo la nostra azienda ha stretto una
collaborazione con Alessandro Castaldi (Studio Blu Fashion
Group) che è il fotografo ufficiale del nostro brand».
Tra le telegiornaliste seguite dal nostro sito c'è qualcuna
che riterrebbe una testimonial ideale per Xento e per le
'fatine'?
«Sicuramente
Francesca Succi sia perché mi piace molto il suo modo di
scrivere e di seguire la moda sia perché vedendola in foto
sembra una Fatina. Colgo l'occasione per ringraziare chi
leggerà questa intervista e mi è piaciuto raccontarvi la storia
del marchio Xento, un prestigio italiano, perché è la storia di
due persone che cercano di coniugare anche all'interno del
lavoro il loro stile di vita. Ricordate Xento: le fatine
portano felicità!».