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Telegiornaliste anno IX N.
39 (383) del 18 novembre 2013
Giulia Nannini, nuovo
volto di A sua immagine
di
Giuseppe Bosso
Tempo di novità per gli spettatori di
A sua immagine,
programma religioso di Rai 1 condotto da Rosario Carello: dopo otto anni
Francesca Fialdini, che
partecipava al programma come inviata e spalla del conduttore ha lasciato per
affiancare Tiberio Timperi a
Unomattina in famiglia; al suo posto da un
paio di settimane è arrivata Giulia Nannini. Originaria di Quarrata (Pistoia)
laureata in giurisprudenza con alle spalle diverse esperienze televisive, ci
racconta come sta vivendo questa nuova avventura.
Come sei arrivata a A sua immagine?
«Ho fatto un casting con la Vegastar, la mia agenzia, quando Raiuno ha avuto
bisogno di sostituire Francesca. Dopo qualche giorno è arrivata la bella
notizia…».
Ti abbiamo visto emozionata il giorno della prima puntata: hai superato quel
momento?
«Sì, inevitabilmente ero molto tesa quel giorno, ma adesso sto iniziando a
essere tranquilla, sto familiarizzando con Rosario e con lo staff».
Da Quarrata a Roma con quale spirito?
«Da anni mi divido tra la capitale e la mia città, da quando ho partecipato a
30 ore per la vita, la maratona benefica condotta da Lorella Cuccarini; è un
continuo vai e vieni».
Prima di te A sua immagine ha lanciato
Benedetta Rinaldi e Francesca Fialdini, che oggi stanno iniziando a
raccogliere grandi soddisfazioni: sarà così anche per te?
«Non ci penso tanto al domani per adesso; penso solo a fare bene il mio lavoro
adesso, sono molto concentrata».
Hai lavorato anche con Bonolis: cosa ti ha dato quell’esperienza?
«Tanto. Paolo è un grande professionista; ho lavorato con lui nella redazione di
Avanti un altro! ed è stata un’esperienza importante; da lui ho imparato
ad andare al lavoro anche con la febbre (ride, ndr) e ad essere educata e
rispettosa con tutti. È un maestro di creatività e al contempo una persona
simpatica e seria; è una gran fortuna poter apprendere da personaggi come lui».
Sei cattolica?
«Sì, molto. Da bambina frequentavo l’oratorio e lì ho avuto le mie prime
esperienze di conduzione di spettacoli; poi c’è stato il catechismo, le Giornate
Mondiali della Gioventù a cui partecipo dal 2005 e faccio volontariato in
un’associazione per ragazzi disabili da dieci anni».
Che impressione ti ha dato Papa Francesco?
«Positiva, come per tutti penso. È presto per dire che è il personaggio del
secolo forse, ma innegabilmente è stato portatore di un vento di novità che
avvertivamo da tempo; un modo di comunicare semplice e diretto di cui si sentiva
bisogno».
C’è tempo per gli affetti?
«Ci sarebbe… speriamo di sì».
Cosa farai da grande?
«Spero la mamma e la moglie, prima di tutto… e volendo anche la conduttrice!».