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Costanza CalabreseTelegiornaliste anno IX N. 16 (360) del 22 aprile 2013

Costanza Calabrese: la mia vita piena di sorprese.
E ai vostri lettori dico che…

di Giuseppe Bosso

È una delle anchorwoman più amate dai nostri lettori-utenti, legata affettuosamente al nostro sito e sempre disponibile per una chiacchierata; ormai volto storico del Tg5, sia nelle vesti di inviata che di conduttrice, ritroviamo Costanza Calabrese.

Il bello e il brutto della spola Roma-Palermo?

«Stanchezza a parte, riesco a prendere il meglio dell’una e dell’altra città; come inviata in Sicilia racconto giorno per giorno notizie, storie e colori di questa bellissima terra, ricca di spunti anche dal punto di vista giornalistico; a Roma vivo il cuore pulsante della redazione e - nel tempo libero - mi godo gli affetti, amiche e famiglia».

Che impressione ti ha fatto Papa Francesco?
«Mi ha sorpresa ed entusiasmato, sin dai primi passi: piccoli gesti, ma significativi. Ha un’espressione rassicurante e parole emozionanti. Speriamo riesca a trasferire questa stessa semplicità anche nei grandi gesti, ma non dipenderà solo da lui. Io faccio il tifo per lui».

L’incerto risultato delle ultime elezioni non rappresenta, secondo te, il frutto della cattiva politica degli ultimi 20 anni?
«L’incertezza politica uscita dalle urne è lo specchio dell’attuale insicurezza sociale, quel senso di precarietà che vive la gente ogni giorno. Una buona politica non dovrebbe perdere il contatto con la realtà e quindi avere coscienza dei veri bisogni delle persone. Privilegi a parte, bisognerebbe affrontare e risolvere i problemi di milioni di italiani: a cominciare da lavoro, sanità ed economia».

Da due anni, con Alfonso Signorini, ti vediamo nello special natalizio di Canale 5 dall’Arena di Verona: com’è nata quest’esperienza e come l’hai vissuta?
«È nata due anni fa, da una telefonata totalmente inaspettata; ancora non so perché e per come abbiano pensato a me: ma non ringrazierò mai abbastanza chi si è fatto avanti! Opera on Ice è uno spettacolo unico: musica e canto dal vivo delle arie più belle del melodramma italiano con le esibizioni su ghiaccio di campioni mondiali di pattinaggio. E tutto questa nella meravigliosa cornice dell’Arena di Verona. Un regalo anche dal punto di vista professionale, una bella sfida fuori dagli studi del telegiornale».

Tante donne in redazione, non sarebbe ora che anche il Tg5 avesse una ‘direttora’?
«No, perché talento e intelligenza non hanno sesso: il telegiornale è frutto del lavoro di squadra e il direttore Mimun ha - senza dubbio - valorizzato le sue quote rosa. Non c’è bisogno di poltrone per sentirsi gratificate e per dimostrare intelligenza, curiosità e capacità».

I nostri utenti, come potrai vedere, da un po’ di tempo si ‘divertono’ a immaginarti con i capelli corti: hai mai pensato di farlo davvero?
«Vi svelo un segreto: da ragazzina li avevo lunghi fino alla schiena; poi a 14 anni decisi di tagliarli cortissimi, con forbici e macchinetta. Risultato: quasi rasata! Nel farli ricrescere ho dunque passato - e affrontato - tutte le lunghezze. Dico ‘affrontato’ perché dovete sapere che i miei capelli sono molto mossi, difficili da gestire: e quando sono corti, tenerli in ordine è un’impresa! Quando mi vedete in conduzione, le sante mani delle ragazze del trucco e parrucco fanno miracoli! Nella vita di tutti i giorni, invece, una bella coda e via! Quanto alle creazioni dei vostri utenti, beh… un giorno potrei anche sorprendervi!».

Ti senti arrivata?
«Arrivata dove? Proprio no; ho un unico traguardo nella vita professionale: continuare a fare ciò che più mi piace, la giornalista, con passione, curiosità e umiltà. Il bello di questo mestiere è che ogni giorno è diverso dall’altro e c’è sempre qualcosa da imparare».

Come sarà il Tg5 e come sarà Costanza tra dieci anni?
«Ancora insieme. Mi auguro che questo telegiornale conservi lo spirito e la freschezza che porta avanti da 21 anni; per quanto mi riguarda, senza fare programmi a lunga scadenza, la vita mi ha sempre riservato belle sorprese. Tipo? L’occasione di fare il corrispondente dalla Sicilia e la proposta di conduzione».

A giugno riceverai il Premio Agnes a Capri per il giornalismo…
«E ne sono felicissima. Non vedo l’ora! Mi piacerebbe condividerlo con papà, che purtroppo non c’è più; è bello pensare che anche da lassù continui a seguirmi e a camminare al mio fianco: lui è stato il mio più grande esempio, come uomo e come professionista».

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