Telegiornaliste
anno IV N. 29 (154) del 28 luglio 2008
Marco Vigiani, dalla radio alla tv
di Valeria Scotti
Giornalista pubblicista, Marco Vigiani
esordisce in radio come DJ e speaker. Impegnato in varie rubriche televisive e
autore di numerosi programmi, oggi conduce una trasmissione sui locali e il
tempo libero, Planet TV, in onda su varie emittenti regionali. E' anche
assistente-docente all’Università di Firenze nel Master in Pubblicità
istituzionale, Comunicazione Multimediale e Creazione di Eventi.
Quali sono stati i tuoi esordi?
«Artisticamente sono nato con le radio private nel 1975. Ho iniziato a fare il
DJ radiofonico nel periodo in cui le radio erano bandite, sono stato un pirata
dell’etere. Ne ho anche fondata una importante a Firenze dove sono passati tanti
personaggi famosi: Leonardo Pieraccioni, Carlo Conti, Marco Baldini, Giorgio
Panariello. Poi, con la regolamentazione della legge, le radio son diventate
testate giornalistiche: c’era dunque la necessità di essere giornalisti per fare
informazione. Mi sono subito candidato per questo ruolo e così sono diventato
giornalista pubblicista e ho iniziato a fare notiziari».
Ti sei dedicato anche alla tv…
«Sì, ho provato il mondo della televisione perché sono una persona curiosa che
ha bisogno di ricevere stimoli sempre nuovi. Sono diventato direttore di
un’emittente televisiva regionale, Toscana Tv, e oggi conduco programmi di
intrattenimento per Sky».
Tra questi c’è Planet TV, ce ne parli?
«Il nome deriva da un progetto di un vero e proprio canale televisivo che,
insieme a un socio, avrei voluto aprire. Planet TV è una trasmissione
dedicata al divertimento: andiamo in giro per discoteche, feste di piazza, ed è
molto seguito in Toscana. Va in onda su Sky al canale 830. In realtà mi occupo
anche di altri programmi dove non appaio in prima persona, ma scrivo i testi e
sono il produttore».
Ti occupi anche di insegnamento: sei infatti assistente-docente
all’Università di Firenze nel Master in Pubblicità istituzionale, Comunicazione
Multimediale e Creazione di Eventi. Come è nata questa esperienza?
«Tutto è partito grazie a Laura Toccafondi, giovane ragazza in gamba che da
alcuni anni lavora con me. Dopo essersi laureata in Scienze delle Comunicazioni,
ha intrapreso questo corso di insegnamento e io la coadiuvo. E’ un’esperienza
che mi affascina molto e mi dà una grande gioia perché posso insegnare la
comunicazione che, da anni, vivo sulla mia pelle».
Spesso hai presentato concorsi nazionali di bellezza. Come vedi i giovani
di oggi e cosa pensi del loro desiderio di arrivare al facile successo?
«Un tempo occorreva avere delle qualità per arrivare al mezzo televisivo, oggi
invece c’è così tanta scelta e tanto spazio che sembra ci sia posto per tutti.
Purtroppo, però, siamo in un mondo esclusivamente di veline e tronisti. Basti
guardare le ragazze ventenni di oggi: tutte vestite uguali, con lo stesso taglio
di capelli o lo stesso portamento. Per fortuna esistono i concorsi di bellezza
al femminile che ormai fanno parte della nostra storia. Almeno questi danno la
possibilità di provare, anche solo per una volta, l’emozione di salire su un
palco e di essere guardate e giudicate da un grande pubblico».