Telegiornaliste
anno III N. 41 (119) del 12 novembre 2007
Silvia Rocca, poliedrica ex aspirante giornalista
di Giuseppe Bosso
Non è una giornalista, ma il segno nel mondo dell'informazione, nel bene e nel
male, lo ha lasciato.
Silvia Rocca è infatti la famigerata conduttrice dello spazio “naked
words” trasmesso da Antenna3 all’interno dell’altrettanto famoso Spicy Tg.
I nostri lettori la ricorderanno di certo.
Ex aspirante giornalista, quindi, fotomodella, scrittrice,
sessuologa: si fa fatica a inquadrare la Rocca in una sola categoria. Per
provare a descriverne la personalità, potremmo dire che non ha peli sulla
lingua. Come ci dimostra nell’intervista che ci ha rilasciato.
Silvia, secondo molti lettori del nostro magazine condurre il tg senza
vestiti, come ha fatto lei con Spicy Tg, è degradante: lo ammette?
«Sempre meglio di quello che fanno tante oche in televisione, come Melita del
Grande fratello».
Dall'estero ci criticano per le soubrette: se non sono seminude non vanno in
tv. Essere o sembrare una donna oggetto resta l'unico modo per diventare famose?
«Sì, è proprio così, nessuno può nascondersi e i fatti parlano chiaro».
Quanto conta per lei essere apprezzata per il corpo e quanto per la mente?
«Non me ne frega niente né dell’una né dell’altra cosa».
Tornando a Spicy Tg, sinceramente quanto crede che gli spettatori
uomini prestassero attenzione alle notizie?
«Quell’esperienza è stata una provocazione che ho voluto fare: non mi sono mai
preoccupata di cosa pensassero le persone che mi guardavano».
Quale telegiornalista "vestita" ammira di più e quale ha preso a modello?
«Nessuna, non ho avuto alcun modello e, come ti ho detto, Spicy Tg la
consideravo più che altro una provocazione».
Scrittrice, attrice, dj, indossatrice. Il giornalismo cosa rappresenta per
lei tra tutte queste attitività?
«Un’attività che non ho potuto sviluppare perché i “signori” dell’Albo mi hanno
fatta fuori».
Per concludere, se lei potesse decidere di fare un’intervista “nudo a nudo”,
a quale personaggio la farebbe?
«A Bruno Vespa».