
Telegiornaliste 
	anno II N. 21 (53) del 29 maggio 2006
          
 Anna Marino, la giornalista che vola
	di Silvia Grassetti
	Ci ha incuriositi, l'iniziativa editoriale di 
	Anna Marino e Antonio Alessio Boccia dedicata al mondo dell'aviazione. 
	L'abbiamo incontrata per saperne di più.
Anna, come ti è venuta l'idea che ti ha portato a scrivere Signori, si 
	vola!? L'aviazione è uno dei tuoi interessi?
	«Volare è un’esperienza che tocca ormai da vicino tutti, più volte in un 
	anno, in un mese, per alcuni in un giorno. Ed è un’esperienza che si fa alla 
	cieca, non sapendo nulla o quasi nulla del mondo che ruota intorno al nostro 
	viaggio in aereo. Sappiamo come si guidano un’automobile, un autobus, a 
	volte anche come funziona un treno. Ma non come funziona il trasporto aereo, 
	e a volte questa ignoranza si trasforma in ansia, in paura di volare. Con 
	questo libro non solo il viaggio in aereo non ha più segreti, ma si può 
	sapere tutto anche su controlli, sicurezza, responsabilità, diritti dei 
	passeggeri, curiosità sui modelli, e soprattutto si possono sfatare quei 
	luoghi comuni che a volte anche noi giornalisti, ahimè, utilizziamo.
	Aggiungo che sono una divulgatrice, una giornalista. E ho studiato legge. 
	Per questo conosco bene la differenza tra essere informati, conoscere un 
	proprio diritto o una regola e non averne idea. E conosce bene questa 
	differenza anche Antonio Alessio Boccia, avvocato civilista milanese, con 
	cui ho scritto il libro “a quattro mani”, e che è stato una colonna portante 
	per il nostro lavoro. Signori, si vola! Tutto quello che avreste voluto 
	sapere sul trasporto aereo e non avete mai osato chiedere, edito da "La 
	Bancarella Aeronautica", è perciò una finestra informativa globale sul 
	"sistema aviazione" in Italia ed in Europa, con un linguaggio adatto non 
	solo agli addetti ai lavori ma anche al grande pubblico. Si può comperare su 
	internet su 
	www.bancaero.it
	, ma si trova anche nei negozi dell’editore a Torino, a Milano e a Roma, 
	nonché presso la Hoepli. E per chi è interessato nel libro c’è anche qualche 
	suggerimento per “business” da realizzare negli aeroporti, grazie anche a 
	un’intervista concessa da Aeroporti di Roma.
	L'idea di un testo sull'aviazione civile ci e' venuta certamente a seguito 
	della riforma del Codice della navigazione aerea approvato lo scorso anno ed 
	in vigore dal 21 ottobre 2005: lo spunto ci ha indotto a seguire la 
	falsariga del codice della navigazione e a suddividere l'opera in 18 
	capitoli tematici. Ma se all’origine doveva essere un testo puramente 
	giuridico e di aggiornamento per gli addetti ai lavori, dopo la catena di 
	disastri aerei nei mesi di agosto e settembre scorsi ed il successivo 
	clamore mediatico, abbiamo deciso di scrivere un libro che informi tutti sul 
	funzionamento del sistema aviazione e che serva a tranquillizzare anche chi 
	viaggerà quest’estate. Ma le radici del mio interesse risalgono ai tempi 
	dell’università, quando ho affrontato tra i vari esami anche quello di 
	Diritto aeronautico e spaziale!».
Signori, si vola! è uscito un mese prima della pubblicazione della 
	prima lista europea di interdizione al volo per quelle compagnie aeree al di 
	sotto dei canoni di sicurezza, a cui avrai certamente dato un'occhiata: c'è 
	qualche esclusione che ti ha stupito?
	«La pubblicazione della lista nera europea delle compagnie aeree più 
	pericolose è arrivata in tempo per la stagione estiva. Sull'onda degli 
	incidenti dell'anno scorso, che comunque nelle statistiche non hanno 
	superato la media degli ultimi dieci anni. Non mi ha stupito perché la sua 
	nascita ha avuto un percorso lineare: ogni Stato membro ha comunicato alla 
	Commissione le linee aeree comunitarie ed extracomunitarie che hanno violato 
	gli standard europei. E dopo il parere di un comitato di esperti è arrivata 
	la lista nera, la black list. Sono le 93 compagnie aeree, soprattutto 
	africane ed asiatiche, messe al bando dagli aeroporti dell'Unione Europea, e 
	tre hanno limitazioni su tipologie o singoli velivoli. La lista non contiene 
	linee europee ed è centrata soprattutto sull'Africa e sull'Asia. L'elenco 
	dei vettori, circa 50 del Congo, ma anche della Guinea equatoriale, della 
	Sierra Leone, della Liberia, della Corea del nord, dell'Afghanistan, sarà 
	aggiornato ogni tre mesi, sia in entrata che in uscita. E’ consultabile su 
	tutti i siti internet, da quello europeo a quelli delle compagnie aeree a 
	quelli degli aeroporti. E’ questa la vera novità che dovrebbe stupire tutti: 
	d’ora in poi la lista ci sarà e sarà un metodo per scoraggiare ogni 
	inosservanza per tutte le compagnie aeree, comprese quelle europee!».
Il libro che hai scritto insieme ad Antonio Alessio Boccia non si concentra 
	però sulle compagnie aeree, piuttosto dedica molta attenzione all'aviazione 
	civile e "amatoriale", se così si può dire. In effetti, anche di recente le 
	cronache hanno riportato l'ennesimo grave incidente sportivo, che ha causato 
	la morte di due persone. Incidenti del genere si possono prevenire? E come?
	«Gli appassionati del volo sono moltissimi, e non esistono solo l’aviazione 
	commerciale e quella di Stato. Scuole di volo, aeromobili leggeri, volo da 
	diporto e sportivo, aviazione d’affari si stanno sviluppando sempre di più. 
	Ma nel nostro libro spieghiamo che ci sono obblighi e controlli anche in 
	questi settori: l’Enac, Ente Nazionale Aviazione Civile, per esempio 
	conserva notevoli poteri sugli aeromobili privati, dovendo procedere 
	alle periodiche verifiche obbligatorie sui certificati di navigabilità, 
	licenze, abilitazioni di volo dei piloti. Nel volo da diporto o sportivo per 
	esempio si deve usare un casco protettivo, e ci sono regole ben precise di 
	conduzione dei voli, limiti che devono essere osservati in presenza di 
	determinate condiziono meteorologiche, quote massime e distanze da 
	aeroporti. E’ una specie di "lo sapevate che", che magari aiuta tutti a 
	capire quando sono osservati gli standard di sicurezza, se c’è 
	l’assicurazione obbligatoria, anche in questi tipi di aviazione, e a tenere 
	gli occhi ben aperti quando ci capita di utilizzarli in Italia e all’estero. 
	E nel capitolo sui luoghi comuni si capiscono molte cose in più sugli 
	incidenti aerei e sulla prevenzione…».
Oltre che giornalista, sei una giurista e un'attenta osservatrice del mondo 
	economico e dell'imprenditoria. Cosa ti piace di più?
	«Mi piace osservare, studiare e “tradurre” leggi, regole, meccanismi, 
	concetti “difficili” per tutti, perché i tecnicismi e la fretta spesso non 
	ci aiutano a capire le leggi e concetti economici che ci riguardano da 
	vicino e che dovremmo conoscere: diciamo che al lettore - ascoltatore - 
	telespettatore, se posso, faccio risparmiare fatica e tempo! Ma soprattutto 
	adoro inchieste, approfondimenti e interviste ai “grandi personaggi” che 
	arricchiscono tutti con le loro parole».
Prima di approdare a Ventiquattrore tv hai lavorato anche per un 
	periodico, Cose di casa: preferisci la tv alla carta stampata, o un 
	argomento all'altro?
	«Tutt’ora scrivo, sempre per il Gruppo Sole 24 Ore, e dopo 
	Ventiquattrore.tv
	in cui ho totalizzato più di 800 puntate tra Esperto Risponde ed 
	Help, trasmissioni di servizio dedicate a lavoro, famiglia, fisco, 
	pensioni, sono anche approdata a Radio 24, un’esperienza che ha dato 
	maggiore completezza al mio percorso professionale. In cui mi sono misurata, 
	come in tv, con tempi stretti e sintesi. Ma lasciare andare la penna (in 
	modo figurativo perché è la tastiera che fa da padrona) è sempre 
	un’emozione, sento che il lavoro sulla carta stampata è davvero palpabile, 
	concreto. A Cose di Casa
	mi occupavo soprattutto di temi di servizio, ma mi è piaciuto anche ampliare 
	i miei orizzonti, come sempre».
C'è un sogno nel cassetto di Anna Marino?
	«Sì. Continuare a scrivere, libri, articoli, ma soprattutto scrivere parole 
	utili. E continuare a viaggiare, perché adoro salire su un aereo e farmi 
	portare via: il viaggio inizia già dall’aeroporto!».