Telegiornaliste
anno IV N. 35 (160) del 6 ottobre 2008
Alice Brum Brum, la
moto-telegiornalista
di Giuseppe Bosso
Nata a Torino, Alice Margaria vive a Milano ed è
giornalista pubblicista dal 2006. Appassionata
di aerei e moto, inizia la sua carriera
giornalistica sul mensile di due ruote
SuperWHEELS, di cui assume anche la
direzione marketing nel 2004.
E' stata opinionista fissa al programma tv
Processo al Gran Premio, trasmesso da
OdeonTV e all'ufficio stampa del Team Factory
Superbike. Attualmente scrive di aerei, moto e
personaggi sui mensili Airone e
For Men Magazine del gruppo Cairo Editore.
Da tre anni Alice è telecronista del
Motomondiale sui tvfonini 3 per La3, televisione
gratuita, insieme ai piloti Dario Marchetti e
Mauro Sanchini. Su La3 è anche conduttrice della
trasmissione Motomagazine. Il suo sito è
Alice Brum Brum.
Da cosa nasce il soprannome Alice Brum Brum?
«Anni fa iniziai a correre con un gruppo di
motociclisti che si definivano i "Cani Malati",
in cui ognuno aveva il suo soprannome
particolare e che, essendo io l'unica donna, mi
avevano praticamente adottata come mascotte. Uno
di loro una volta mi chiamò così mentre scendevo
dalla moto, e così da quel momento diventai
Alice Brum Brum. In seguito ho scoperto che in
realtà è la protagonista di un fumetto anni '70
che, tengo a precisare, non mi somiglia per
niente!».
Negli ultimi anni grande è l'interesse del pubblico italiano per il
Motomondiale: come mai secondo lei?
«Direi che dobbiamo questo soprattutto a
Valentino Rossi, che nel corso degli anni è
diventato il vero portabandiera di questo sport.
Si sa che noi italiani quando vediamo un nostro
atleta primeggiare in una disciplina ce ne
scopriamo appassionati, come ad esempio capitò
anni fa con Alberto Tomba nello sci».
Grande protagonista sulle due ruote, ma anche personaggio spesso discusso
nelle cronache, Valentino.
«Detesto il gossip gratuito, specie quando mi
fanno domande del tipo: tu che sei nel settore,
hai mai visto Tizio sniffare coca o Caio evadere
le tasse? Valentino ha dimostrato nel corso
degli anni di essere un grande campione e tutto
quello che ha vinto lo deve al suo talento, al
suo impegno e ai suoi sacrifici. Quello che poi
fa nella sua vita privata, dal pagare o meno le
tasse o frequentare donne, sono unicamente fatti
suoi. Per quanto mi riguarda, mi indigno di più
nel vedere un serial killer che dopo vari
omicidi riesce a farla franca con l'indulto
piuttosto che una vicenda come quella legata
alle tasse di Valentino, che ha "sconvolto"
l'Italia».
Pensa che avere in casa un campione come lui, dopo l'ottavo trionfo, possa
incitare i giovani a seguire la sua strada?
«Valentino è un grande esempio di comunicazione
mediatica e di professionismo: è diventato
subito un idolo e per questo ha già incitato
molti giovani a seguire la sua strada, per
esempio i piloti Dovizioso, Simoncelli, Lorenzo.
Lui, come tutti gli idoli, ispirerà sempre la
vita di qualcuno».
Da anni molte donne giornaliste si stanno affermando nel campo dei
motori,come
Claudia Peroni e Federica Balestrieri. Secondo lei, però, ci
sono ancora resistenze maschili nei vostri
confronti?
«Sì, ma le colleghe da lei citate rispetto a me
hanno un grande vantaggio. Ormai tutte le donne,
bene o male, hanno la patente, guidano le auto e
di conseguenza il campo delle quattro ruote si è
ormai aperto al mondo femminile. Nelle moto,
invece, il discorso è diverso, e purtroppo mi
capita ancora, quando mi metto in sella alla mia
moto, di venire fermata da persone che si
stupiscono nel vedermi su una motocicletta. Può
anche far piacere, ma per contro ti fa capire
come l'associazione donna-moto sia ancora
indietro nella cultura collettiva. In ogni caso,
va anche detto che la donna incontra difficoltà
ancora oggi in molti campi, dal lavoro alla vita
sociale... Per esempio, una donna emancipata
anche sessualmente suscita ancora diffidenza
anziché ammirazione».
Telecronista del Motomondiale su tvfonino, come crede che abbia cambiato e
potrà ancora cambiare il mondo della
comunicazione questo mezzo di comunicazione?
«Inizialmente
La3
ha incontrato non poche difficoltà, legate non
solo alla percezione da parte del pubblico ma
anche di natura tecnica, come la distribuzione
del segnale. Col tempo si sta affermando e ora,
come saprà, la tv sul tvfonino è diventata
gratuita. Certo il tvfonino non sostituisce un
40 pollici guardato comodamente dal divano, ma
senz'altro rappresenta uno strumento utile per
chi magari si trova bloccato in autostrada, in
treno, o al mare sotto l'ombrellone. Per
rispondere con dei dati, le nostre telecronache
del motomondiale su La3 stanno ottenendo a
livello di audience risultati notevoli, persino
superiori ad un evento di grande richiamo come
la Champions League!».
Nel suo sito, oltre alle sue esperienze di lavoro, racconta anche aneddoti di
vita privata, dalle "Ginate" al rapporto con i
suoi nipotini: non la imbarazza l'idea che
milioni di sconosciuti possano accedere anche a
questi aspetti della sua vita?
«Assolutamente no. Anzitutto perché nel sito
racconto solo ciò che voglio; sono molto
riservata e quello che non desidero far sapere
non lo sa nessuno. Non parlo dell'uomo che
frequento e nemmeno di quanto guadagno, per
esempio.
Trovo carino condividere con chi desidera
conoscermi anche questi momenti della mia vita,
e il pubblico che mi segue ha molto apprezzato,
tanto che ricevo frequenti email di spettatori
che mi richiedono di pubblicare i miei racconti
di vita vissuta scritti in tono ironico, perché
leggendoli si divertono. Quanto alle foto che ci
sono, poi, ritorno al discorso che le stavo
facendo su Valentino Rossi: penso che sia di
maggior interesse per chi consulta il sito di un
suo beniamino poter vedere una foto carina, che
ha voluto inserire per ricordare un momento
piacevole, piuttosto che le tante foto rubate a
tradimento sui rotocalchi di gossip!».
Nella sua carriera di "moto-telegiornalista" ha mai avuto incidenti di
percorso?
«Se intende nel senso che qualcuno mi ha messo
il bastone tra le ruote, è capitato, sì. Se
intende come imposizioni di dire o di fare sul
lavoro, direi assolutamente di no. Questo forse
anche grazie al fatto che non sono un
personaggio famoso e non lavoro per emittenti
colosso... Nel mio piccolo ho totale carta
bianca, e io cerco di usare il buon senso.
D'altronde, dagli amici ai colleghi, chi mi
conosce sa che il mio essere molto diretta è il
mio peggior difetto e anche il mio miglior
pregio».