Telegiornaliste
anno II N. 36 (68) del 9 ottobre 2006
Lo showman rubato al giornalismo
di Nicola Pistoia
Marco
Liorni nasce come giornalista, ma sono la sua passione per la tv e il mondo
dello spettacolo a prevalere. Dopo qualche trascorso come inviato e conduttore
del rotocalco Verissimo, alterna la conduzione di programmi giornalistici
a quelli d’intrattenimento come Angeli, Trenta ore per la vita,
Medici, Amici e Modamare a Capri. Da cinque anni è
l’irriducibile inviato del reality show Grande fratello.
In attesa di rivederlo nuovamente impegnato fuori dalla
porta della casa più spiata d’Italia, Marco Liorni è tornato al suo grande
amore: la radio. Ogni fine settimana, infatti, conduce un programma su
Rds.
Come e quando è nata la tua passione per il giornalismo?
«E' genetica. Mio padre è stato giornalista per una parte
della sua vita. Anche io l'ho fatto, solo per un periodo, perché da qualche anno
faccio il presentatore».
Un uomo a 360 gradi, prima la carta stampata, poi la tv e
ora la radio: dove ti senti a tuo agio?
«In realtà nella carta stampata ho avuto pochissime
esperienze. E dire che scrivere è la cosa che mi piace di più! In radio e
televisione mi trovo bene, ma sono due mezzi molto diversi: in tv sei più al
servizio dello show, in radio puoi esprimere meglio quello che vuoi comunicare».
Nonostante questo non sei più giornalista: ci puoi
spiegare come si sono evolute le cose?
«L'Ordine dei giornalisti ha le sue sacrosante regole e io
da molti anni non vi appartengo più per l'ottima ragione che non pratico quel
mestiere. Non posso e non voglio fregiarmi dell'appartenenza alla categoria
quando il mio lavoro è un altro. Certo però resta in me la formazione
giornalistica, un certo modo di vedere le cose e di trattarle che ti rimane
anche se non sei iscritto all'ordine».
Un pregio e un difetto per ognuna delle donne con cui hai
lavorato: Cristina Parodi, Daria Bignardi, Alessia Marcuzzi e Barbara D'Urso.
«Cristina Parodi è rassicurante, Daria Bignardi acuta,
Alessia Marcuzzi effervescente, Barbara D'Urso materna. Lo so, i difetti non li
ho detti e sono quelli che forse interessavano di più, ma sono stato giornalista
anche io...» (ride,
ndr).
Come vedi il tuo futuro?
«Ho una sensazione: sarà diverso dal presente».
Un sogno nel cassetto?
«Poter portare in tv il linguaggio che si riesce a usare in
radio. In parte ci sono riuscito con Angeli».
Cosa consiglieresti alle nuova generazione: entrare nel
mondo del giornalismo o in quello dello spettacolo?
«Il consiglio è ascoltarsi, capire bene quello che si è e
poi intraprendere con decisione la strada che si sente più vicina alla propria
natura. Altri calcoli sono quasi sempre inutili e sballati».
Prossimi appuntamenti con la tv?
«Mi rivedrete alla conduzione della nuova stagione di
Medici
e come inviato al Grande Fratello. Tutto però nel
nuovo anno».