Telegiornaliste
anno IV N. 38 (163) del 27 ottobre 2008
Fiammetta La Guidara,
nomen omen di
Giuseppe Bosso
Fiammetta
La Guidara è giornalista pubblicista dal
1997. Attualmente conduttrice sul canale
tematico
Nuvolari di Fuori Pista, primo tg
interamente dedicato al mondo dei motori, ha
lavorato anche nella carta stampata,
collaborando con Gazzetta dello Sport e
Motitalia, e tuttora scrive su Motosprint.
Giornalista specializzata in motori: per
passione o per destino?
«Assolutamente passione. Fin da bambina ho amato
il mondo dei motori e in particolar modo quello
del motomondiale, tanto che mi svegliavo in
piena notte o all'alba per seguire le gare che
venivano trasmesse dall’Australia. Appena
compiuti i sedici anni ho acquisito anche il
patentino per la moto: passione pura!».
Nell’intraprendere la carriera giornalistica
in un settore ancora maschile hai incontrato
diffidenze dai colleghi?
«No, anzi. Mi hanno accolta con pieno spirito di
cameratismo, anche con simpatia. Fin dall’inizio
hanno capito la mia passione, e devo dire che
sono stata sempre trattata molto bene».
Claudia
Peroni ci ha detto che le donne che si
avvicinano al giornalismo dei motori lo fanno
più che altro per un aspetto mediatico. Non per
vera passione.
«Per qualcuna può essere un modo per mettersi in
mostra. Ma se non hai competenze, se non mostri
le tue doti, difficilmente vai avanti».
Il motociclismo italiano è molto legato
all’immagine di Valentino Rossi, che però tende
a fare notizia anche per vicende extrasportive.
Cosa ne pensi?
«Dopo i tempi di Agostini, Uncini e Lucchinelli,
il motociclismo italiano aveva bisogno di un
nuovo eroe, di un personaggio che catturasse
l’attenzione dei media e degli addetti ai
lavori.
Prima di Valentino sono emersi piloti come
Capirossi e Biaggi che hanno permesso al
pubblico italiano di tornare ad appassionarsi a
questo sport. Questo ha avuto dei riflessi anche
dal punto di vista dell’offerta al pubblico
televisivo, visto che in precedenza, e ti parlo
anche dei miei trascorsi come spettatrice, le
gare del motomondiale non venivano nemmeno
trasmesse per intero e meno che mai il podio».
Qual è lo scopo della "tua" tv, Nuvolari?
«Fornire 24 ore su 24 piena informazione agli
appassionati delle due e quattro ruote. Negli
ultimi anni i nostri sforzi si sono concentrati
anche su quegli eventi come il MotorShow
e il Salone della Moto, oltre che sulle
gare, molte delle quali seguite in diretta, come
la prestigiosa 24 Ore di Le Mans.
Cerchiamo insomma di fare un lavoro a 360°».
L’apprezzamento più bello che hai ricevuto dai
piloti che hai intervistato e... Quello che ti
ha imbarazzato?
«Mi ha fatto piacere che molti abbiano
sottolineato come gli fosse evidente la mia
passione per il loro mondo. Imbarazzo? No».
In futuro che tipo di programma ti piacerebbe
condurre?
«Sono molto soddisfatta del presente e del
programma che conduco, Fuori Pista, in
cui ho la possibilità di affrontare tutti i temi
d’attualità attraverso servizi, inchieste e
interviste con ospiti in studio. E’ già un buon
traguardo».
Una donna appassionata di moto affascina o
intimorisce gli uomini di oggi?
«Intimorisce, purtroppo. L’ho notato, è uno degli
aspetti meno positivi del mio lavoro. Magari
all’inizio suscita anche una certa curiosità ed
interesse, ma poi subentra una sorta di timore».
Hai mai avvertito condizionamenti nel tuo
lavoro?
«No, ho sempre potuto lavorare in maniera libera
ed autonoma, ho sempre avuto la possibilità di
dire quello che volevo e anche a Nuvolari
nessuno mi ha mai detto come pormi o cosa dire».