Telegiornaliste
anno IV N. 36 (161) del 13 ottobre 2008
Romaeuropa webfactory,
l’arte del futuro è sul web
di Federica Santoro
Una grande community per artisti e creativi, un
laboratorio virtuale che unisce video
arte, parole, musica e pubblicità. Pura
creatività che naviga in rete per raggiungere un
palcoscenico reale. Questo è
Romaeuropa webfactory, il più ambizioso
esperimento artistico lanciato sulla rete. Per
saperne di più abbiamo fatto qualche domanda ad
Annapaola Intrisano, responsabile alla
produzione del progetto.
Come e perché nasce Romaeuropa webfactory?
«Questa officina virtuale nasce dalla
collaborazione fra Fondazione Romaeuropa e
Telecom Italia. Il Romaeuropa festival da anni
ospita le performance di artisti conosciuti a
livello internazionale. Ora decide di aprirsi
all’arte in rete per coglierne tutta la
freschezza e la creatività con un esperimento di
cultura partecipativa che consente a tutti
quelli che una volta erano semplici fruitori di
trasformarsi in produttori e creatori di
immagini, suoni e parole sfruttando le
potenzialità delle nuove tecnologie, a basso
costo e semplici da usare».
Sono quattro i contest che avete scelto di
valorizzare: Video Art, 100 words, Music@ e
Spot. Come funzionano e quali opportunità
offrono?
«Per partecipare basta iscriversi ad una delle
quatto sezioni, curate ciascuna da un tutor:
Bartolomeo Pietromarchi, critico e curatore
d’arte per la video arte; Ernesto Assante,
giornalista e critico musicale, per la musica;
Scuola Holden, fondata da Alessandro Baricco,
per la scrittura creativa; Patrizia Boglione,
creative manager, ex vicepresidente dell’Art
Directors Club Italiano, per la creatività
applicata alla pubblicità. Per i migliori lavori
c’è in palio un premio di 5000 euro e la
possibilità di migrare dalla notorietà virtuale
a quella reale».
Il progetto si inserisce nella perfetta
tradizione del web 2.0, grazie allo User
generated contents. In che modo un utente potrà
interagire con la community?
«Semplice: creando il proprio profilo,
depositando i propri files, consultando e
visionando liberamente tutti i progetti inviati.
Potrà dialogare e partecipare con un blog
dedicato».
La sezione dedicata alla pubblicità è
sicuramente la più innovativa. Tradurre in uno
spot di 30 secondi un’idea sulla Generazione del
futuro è particolarmente stimolante e di forte
impatto...
«Infatti si tratta di un content che stimola al
massimo la creatività, aperto all’utilizzo di
tutte le forme creative: immagini, fotografie,
illustrazioni, collage, parole, musica, effetti,
rumori.
Insomma, qualsiasi cosa che possa aiutare l’idea
a farsi capire bene. Le 25 idee migliori,
selezionate e ammesse in finale, potranno essere
affinate attraverso un confronto con chi questo
lavoro lo fa per mestiere, sull’area dedicata
del sito "Spot Contest"».