Telegiornaliste
anno IV N. 23 (148) del 16 giugno 2008
Paolo Borghi, il mio mondo Hang
di Valeria Scotti
Paolo Borghi,
artigiano falegname, è da sempre appassionato all'arte di strada e alla musica,
in particolare alle percussioni. La sua svolta artistica arriva nel 2007 con
l'acquisto di un Hang, percussione melodica inventata da due artigiani svizzeri,
Felix Rohner e Sabina Schärer della PANArt Company. Tra le esperienze di Paolo,
la partecipazione al Creo contest nella trasmissione Your Noise di Mtv e
a numerosi festival del Nord Italia.
Venticinque anni e un grande amore per le percussioni, tanto da aver
collaborato a dei progetti particolari...
«Dopo la formazione autodidatta alle percussioni africane, sono entrato a far
parte di una banda specializzata in pezzi legati alla samba. Il primo anno è
stato caratterizzato da esibizioni con strumenti veri, poi siamo passati a
suonare per strade e palazzetti con strumenti riciclati. Da quel momento è
iniziata la mia personale ricerca verso suoni particolari. Oggi collaboro con
vari gruppi locali e non, dove vengo impiegato come solista nei vari eventi. La
fortuna di aver a disposizione una falegnameria e di saper lavorare il legno mi
permette di costruire e sperimentare nuovi strumenti, sostituendo ad esempio -
dove presenti - le pelli di animali con multistrati legnosi, o creando strumenti
con materiale di recupero».
Poi è arrivato l’Hang che ti ha fatto conoscere a più persone. Uno strumento
dalla storia affascinante sia per la sua nascita che per come sei arrivato ad
“adottarlo”.
«Assistendo ad uno spettacolo di giocoleria in strada, ho scoperto una
percussione melodica, la Steel Drum (o Steel Pan). Dopo varie ricerche su
internet, ho "incontrato" questo magico strumento, l'Hang. In occasione del
primo raduno di 5 Hang player a Milano, me ne sono innamorato subito e, dopo due
giorni, ho spedito una lettera a Berna per farne richiesta. E' solo lì, infatti,
che viene prodotto. Pochi mesi dopo, l'azienda produttrice mi ha fissato la data
per intraprendere il mio viaggio per la Svizzera. Felix e Sabina, i creatori, mi
hanno accolto molto bene e grazie a loro sono diventato uno dei pochi eletti a
poter possedere un Hang».
E
il tuo fedele strumento ti ha ispirato per Viaggio clandestino… ma ben
organizzato, il tuo primo album. Qual è stata la genesi di questo disco?
«Dopo sei mesi che possedevo l'Hang ho sentito il desiderio di registrare i miei
pezzi, sperando di regalare alle persone che mi ascoltavano in strada, la
possibilità di ricordare in privato le emozioni provate. Ho cercato di creare
una situazione di rilassamento, una musica sottile, morbida, pura, cristallina,
armonica, che si lascia ascoltare senza prestare particolare attenzione, ma che
allo stesso tempo con le varie ritmiche influenza lo stato in cui ci si trova».
Sei un'artista di strada, ma la strada spesso non dà molte opportunità per
esibirsi...
«Mi definisco un musicante di strada: i termini "artista" e "musicista" non mi
si addicono per niente. Per me è un modo per crescere e aver la possibilità di
esprimere quello che ho creato, avendo un riscontro immediato dal pubblico che
ascolta. Purtroppo le persone che fanno spettacoli itineranti in strada sono
considerati barboni, accattoni, che non hanno voglia di lavorare. Spesso sono
pregiudizi: io faccio ben due lavori oltre a suonare. Sono nate quindi leggi e
regolamenti comunali dove viene bandita l’attività artistica o è quasi
impossibile aver il permesso per esercitarla. Ogni Comune ha il suo regolamento:
bisognerebbe perdere giornate su internet per scovare informazioni utili e poi
recarsi nei vari posti per il rilascio dei permessi. Venezia, dove mi trovo io,
è una cosa a parte: sembra infatti una caccia al tesoro, una corsa ad ostacoli».
Sei anche tra i protagonisti del progetto Armònia con il lettino del
massaggio sonoro. Ce ne parli?
«Armònia è un progetto innovativo legato al benessere psico-fisico, un lettino
inventato, studiato e prodotto da Alfredo Miti. E’ un letto costituito da un
sistema audio vibroacustico che emette basse frequenze e suoni olofonici
tridimensionali per il benessere psico-fisico. La cosa incredibile è che agisce
come un massaggio meccanico, sia superficiale che profondo per effetto delle
risonanze armoniche (biosonica). E' una sorta di anti stress, aiuta la
muscolatura, la circolazione, la respirazione e combatte l'ansia. Collaboro con
Armònia offrendo la mia esperienza come falegname per lo sviluppo tecnico del
lettino, mentre a livello musicale, durante gli eventi, faccio massaggio sonoro.
Creo performance live con Sansula, Tamburi, Hang, Didgeridoo e con altri
strumenti minori».
I tuoi prossimi progetti?
«Ultimamente ho avuto l’occasione di comprare un Hang di prima generazione, un
caso davvero fortuito, e spero che questo strumento mi possa aiutare, con le sue
“nuove” sonorità, nella creazione di altre melodie. E poi vorrei girare un po’
quest'estate, toccare il Sud Italia, conoscere posti e persone nuove: vorrei
andare in Salento e in Sicilia».