Telegiornaliste
anno IV N. 26 (151) del 7 luglio 2008
Fabio Bonini tra la Gente di Mare di
Giuseppe Bosso
Giornalista pubblicista, attore teatrale e televisivo, presentatore, doppiatore
e scrittore. Fabio Bonini, a lungo
volto noto della soap opera Vivere, oggi è conduttore e autore della
trasmissione Gente di Mare su
Mediolanum Channel.
Si può essere allo stesso tempo attore e giornalista?
«Certo, anche se quello che faccio a Mediolanum Channel non è un lavoro da
giornalista tradizionalmente inteso. La mia attività principale rimane quella di
attore».
Si è parlato a lungo della chiusura della soap Vivere, in cui hai
interpretato due personaggi in epoche differenti. Che sensazioni ti ha suscitato
questa notizia?
«Sicuramente molto dispiacere per i colleghi e per quelle maestranze che, ancora
oggi, sono rimaste senza lavoro dopo anni passati nella soap, ma questo è uno
degli aspetti della precarietà che caratterizza il mestiere di attore. Trovarsi
a spasso, talvolta, è quasi inevitabile».
Si sarebbe potuto fare qualcosa per salvare questa soap, in fondo amata da
tantissimi spettatori?
«Sì. In ogni caso non è certo per il calo di ascolti che Vivere è stato
chiuso. Ancora adesso stanno trasmettendo le repliche di anni fa - in cui c’ero
anch’io - e gli ascolti sono sempre buoni».
Ti sei cimentato anche come autore per Un sogno che diventa realtà, il
libro che hai scritto quest’anno e che racconta come hai realizzato il tuo
desiderio di girare il mondo in barca. Nella nostra era frenetica e spietata c’è
ancora posto, dunque, per i sogni?
«Deve esserci assolutamente posto, altrimenti è la fine. L’esperienza che ho
raccontato è quella di un ragazzo che fin da adolescente aveva questa
aspirazione e che, con il tempo e con il lavoro, è riuscito a realizzare. E’
importante avere sogni, ma soprattutto avere la capacità di rimboccarsi le
maniche per trasformarli in realtà».
E a tal proposito, conduci la trasmissione Gente di Mare su Mediolanum
Channel, canale dedicato all’economia e alla finanza. Non ti senti un po’ fuori
posto in questa collocazione?
«In realtà Mediolanum non è incentrata solo ed esclusivamente su programmi
finanziari, anzi. È una vera emittente generalista in cui c’è spazio per tutto,
dalle automobili alle barche, dallo sport allo spettacolo».
I tuoi prossimi impegni?
«In autunno mi vedrete in una fiction in prima serata con Raoul Bova,
Intelligence, in cui sarò un agente segreto deviato. E tanto per non perdere
questa tendenza, ho interpretato anche un killer che insegna addirittura a dei
bambini ad uccidere. Questo accade precisamente in un film che spero esca presto
nelle sale. Si tratta di Mandala, in cui ho lavorato con il collega
Giorgio Biavati, il Giovanni Bonelli di Vivere».