Telegiornaliste
anno III N. 14 (92) del 9 aprile 2007
Il lato umano di Valentina Bendicenti
di Silvia Grassetti
Per la gioia dei suoi moltissimi
fans, che si riuniscono tutti i giorni sul nostro forum, questa settimana
Telegiornaliste ha incontrato
Valentina Bendicenti, anchorwoman
di SkyTg24.
Valentina ha voluto approfittare di questa occasione per far conoscere il suo
lato umano accanto alla professionalità a cui ha abituato i telespettatori.
Valentina, sei stata inviata di guerra all'indomani della strage di
Nassiriya. Cosa ti è rimasto di quella esperienza?
«E’ stata un’esperienza forte, intensa, indimenticabile. Sedici ore di viaggio
in macchina dalla Giordania, attraverso il deserto, per arrivare lì il giorno
dopo e trovare la distruzione, quel senso di impotenza che ti assale quando
senti la paura, tua e della gente. Ma c’è l’adrenalina, e quel pizzico di
incoscienza che ti fa andare avanti, che ti carica, che ti fa dire sono qui e
sono felice di averne avuto la possibilità. Pur con le brutture, gli orrori
di un paese martoriato dalla guerra. Un paese bellissimo, che trasuda storia.
Quello iracheno è un popolo caldo e ospitale, al contrario di quel che si pensi.
Un’esperienza che rifarei, e ho rifatto: l’anno successivo a Baghdad, per il
primo anniversario dell’attacco americano, e l’anno dopo ancora a Nassiriya e
Baghdad, con l’allora Ministro della Difesa Antonio Martino. Professionalmente,
il ricordo al quale tengo di più».
Qual era la realtà dei soldati italiani, al di là di quanto raccontavano i
giornali?
«Il racconto dei giornali è il racconto degli inviati, quindi fedele alla
realtà. I nostri soldati impegnati in Iraq erano esposti al pericolo ogni
giorno, continuamente. Con freddezza, coraggio, dedizione ed un grande
affiatamento. Malgrado tutto, però, affrontavano l’impegno militare con il
sorriso, se possibile con una battuta, per sdrammatizzare la situazione e far
sentire il meno possibile il peso dell’immensa responsabilità alla quale erano
chiamati».
Abbiamo sbagliato tutti, a chiamarla "missione di pace"?
«In un paese distrutto dalle bombe e intriso di terrorismo, non la chiamerei
affatto una missione di pace, semmai una missione militare, in un paese in
guerra».
Un giornalista dovrebbe mettere da parte il proprio lato emotivo per
spiegare, con logica e razionalità, le notizie al pubblico. Si riesce a farlo
sempre, o sono più bravi gli uomini in questo? E tu, come ti poni in questo
senso?
«Credo che l’emotività non dipenda dal sesso ma dal carattere e dalla
personalità che ognuno di noi ha. Sono convinta che la notizia vada data al
pubblico in maniera per così dire “pulita”, con una cronaca dei fatti il più
possibile vicina alla realtà. Ma sono anche convinta che esistano occasioni,
particolari, nelle quali il lato emozionale costituisce un valore aggiunto.
Trasmettere emozioni durante una corrispondenza da un paese in guerra significa
coinvolgere davvero il telespettatore, così che possa “sentire” e vivere quello
che stai vivendo tu, sul posto».
Quando Valentina Bendicenti non lavora, come trascorre il tempo? Quali sono
le cose che preferisci fare, e con chi?
«Adoro viaggiare e quando ho un po’ di tempo libero cerco sempre di organizzare
qualcosa in questo senso, con gli amici più cari. Mi godo il meritato (credo)
riposo ma, non riuscendo a stare neanche un giorno senza far nulla, vado
continuamente alla ricerca di posti nuovi, possibilmente fuori dagli itinerari
classici, perché mi piace la tranquillità. Sono sempre stata una sportiva ed una
grande amante della natura».
Nella carriera e nella vita, cosa ti manca?
«Professionalmente, credo di essere una persona realizzata e gratificata.
SkyTg24 è una televisione che, in quanto all news, è in continuo fermento. E
così tu. L’arricchimento è quotidiano, proprio perché hai la possibilità di
cimentarti su molti fronti. Il telegiornale è dinamico, ha ritmi serrati e per
questo lo sento vicino al mio carattere. L’esperienza da inviato di guerra che
ho avuto l’opportunità di fare resta la più intensa, ma mi piace molto anche
condurre l’approfondimento pomeridiano di SkyTg24 pomeriggio, nel quale
hai la possibilità di gestire un programma in studio con degli ospiti dandogli
il taglio che preferisci. Esce fuori quello che sei veramente e questo mi piace.
Nella vita, sono contenta di aver raggiunto certe forme di autonomia e di
consapevolezza, e di aver smussato alcuni lati del mio carattere. Quello che
manca, speriamo che arrivi…».