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Telegiornaliste anno VIII N. 42 (344) del 17 dicembre 2012
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TGISTE Anna
Testa: basta omertà! di Giuseppe Bosso
Intervistiamo Anna Testa, redattrice
della redazione campana del Tg3
con alle spalle una lunga esperienza sulla carta stampata, presso Il Mattino
di Napoli, e in tv, in particolare a
Rai News 24 al fianco
di Alan Friedman, nei primi anni di vita del canale all news.
Come sei arrivata in Rai?
«Michele Guardì era alla ricerca di una programmista, e quando mi proposi fui
presa così, senza raccomandazioni o appoggi; da lì è iniziato il mio percorso,
nel quale ho fatto i servizi e i lavori più disparati».
Ultimamente hai realizzato reportage di grande seguito, in particolare
a Scampia,
indicata come la zona più malfamata di Napoli: quale difficoltà hai incontrato
nella realizzazione?
«L'omertà e la resistenza da parte della gente, che ancora ha paura di parlare,
di denunciare; per fortuna, alla fine, ho ispirato fiducia. Mi è capitato anche
per Tv7, di intervistare un
collaboratore di giustizia che era stato un killer del clan Di Lauro, che mi ha
spiegato come funzionasse il loro sistema. Questa è una società parallela allo
Stato, che funge da vero e proprio ammortizzatore sociale, dove le
istituzioni non danno al cittadino quello che chiede. Sono contenta e orgogliosa
di poter denunciare questo stato di cose».
Ma cosa cerchi, in particolare, di trasmettere?
«Cerco di far capire che è il momento davvero di dire basta all'omertà, di dare
un segnale. Mi vergogno per quelle madri che consapevolmente spingono i figli a
fungere da manovali per la criminalità, sono le prime colpevoli. Ma qui la colpa
va ricercata anzitutto in una società senza valori».
Ti stai occupando anche della grave emergenza trasporti che sta riguardando
la Campania.
«Si. Io credo che ad ogni problema ci può essere sempre una soluzione, che si
può trovare mediante il tavolo di discussione; ma è chiaro che se non c'è
volontà di discutere, dove possiamo andare? Che non si parli di bubbone
scoppiato improvvisamente, i problemi c'erano da tempo ed erano sotto l'occhio
di tutti. Io per fortuna non faccio ricorso sovente ai mezzi pubblici, ma il
dramma dei pendolari lo percepisco. Non ha senso ospitare eventi come la Coppa
America se poi le infrastrutture e i servizi essenziali languono».
Com'è la tua giornata tipo?
«Sveglia alle 6 e mezza tassativamente, con adrenalina. Di solito già alle 8 e
mezza sono in redazione, quando non devo uscire per realizzare servizi. Se poi
ci sono dei reportage da realizzare, sono in strada già prima, con le mie due
troupe. Voi vedere servizi di pochi minuti ma dietro ci sono sempre giornate
intense di lavoro».
Hai mai ricevuto proposte indecenti?
«Purtroppo si, ma non penso sia una cosa che capita solo nel giornalismo. Devo
dire molto di più in passato che oggi; il compromesso può capitare prima o poi,
accettarlo o meno è una questione di carattere».
Il bello e il brutto di lavorare in Rai?
«Lavoro, mi diverto e guadagno - ride, ndr – quando dovrei essere io a pagare
chi mi dà questa possibilità. L'aspetto negativo però c'è, ed è rappresentato
dalla burocrazia e dall'incompetenza di chi gestisce il potere. Per mia fortuna
ho potuto sempre contare su una discreta autonomia».
Ti abbiamo anche vista, per un servizio di colore, improvvisarti pizzaiola:
c'è spazio anche per il colore nel tuo lavoro?
«Si. Da napoletana verace quale sono cerco anche di raccontare la mia città in
questi aspetti di costume, e cosa di meglio della nostra splendida pizza? Mi
sono molto divertita quel giorno a intervistare la gente sulle note della
celeberrima canzone di Gaber, anche se poi - ride ancora - il risultato finale
della mia esperienza da pizzaiola non fu esattamente da encomiare...in futuro,
trovando gli spazi, vorrei ancora fare servizi di questo tipo, per stemperare un
po'la tensione».
C'è tempo e spazio per gli affetti?
«Si. La mia famiglia è al primo posto per me, è per loro che ho fatto, alla fine
non a malincuore, delle rinunce professionali che mi avrebbero potuto comportare
il classico 'salto di qualità', ma restando sempre lontana da Napoli. Purtroppo
ora è un brutto momento, ho perso mio padre da poco. Per un periodo ho anche
vissuto a Nizza, ma per quanto anche quella sia una splendida città con uno
splendido lungomare non c'è paragone con il nostro».
Guardando indietro c'è qualcosa che rimpiangi?
«Rimpiango di non essere stata più intraprendente nel mio lavoro.
Professionalmente parlando, è chiaro. La mia timidezza non mi ha consentito, nel
passato, di esprimere totalmente le mie capacità. Ma va bene così: ogni età ha i
suoi meccanismi e sono necessari i tempi di ognuno per crescere e metabolizzare
tutto. Guai, come spesso accade, a voler accelerare tutto».
E guardando avanti cosa auspichi?
«Mi piacerebbe ideare e condurre un programma mio; da questo punto di viste ho
tante idee, chissà che un giorno non ci sia modo di realizzarle».
Cosa ti auguri per il nuovo anno?
«Serenità e salute per me e i miei cari. Aria pulita e cibi sani per la mia
gente. E libertà per i ragazzini di giocare senza essere assediati dalle cattive
frequentazioni».
Come ti descrivi come donna e come giornalista?
«Testarda, puntigliosa e anche romantica; ma soprattutto mi ritengo aperta ad
ascoltare gli altri. Ho da poco intervistato la fidanzata dello sfortunato
Pasquale Romano, così vigliaccamente ucciso dalla camorra; una ragazza che ha
una grande dignità e che con me si è aperta a cuore aperto. In questo mi sento
davvero molto chioccia…». |
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NONSOLOMODA Il
menù per le feste
a cura della redazione di
Telegiornaliste.com
Questo è il menù che tutta la redazione ha
preparato per i lettori di Telegiornaliste.com.
Tutto per voi e per augurarvi delle feste
deliziose, serene e piene di gusto.
Buon Natale e Buon 2013 da noi tutti!
ANTIPASTO
Cornetti appetitosi
di Sara Giuliani
Nel freddo di dicembre, un gustoso, ma
semplice, antipasto caldo è quello che ci vuole
per cominciare un buon pranzo natalizio.
Ingredienti per otto cornetti:
- 1 confezione di pasta sfoglia rotonda
- 1 tuorlo
- 30 g. di parmigiano
- 180 g. di stracchino
- 100 g. di prosciutto cotto
Preparazione:
Amalgamare il tuorlo, il parmigiano e lo
stracchino fino a formare un composto omogeneo.
Tagliare il prosciutto cotto a dadini ed
incorporarlo all'impasto.
Prendere la pasta sfoglia rotonda e dividerla in
8 spicchi uguali (è sufficiente dividere in 4
parti e poi dividere a metà ogni spicchio
creatosi). Su ogni spicchio triangolare, mettere
un cucchiaio scarso di composto vicino alla base
del triangolo e arrotolare la pasta; piegare i
lati dell'involtino così creato in modo da
chiuderli e curvarli leggermente dallo stesso
lato per dare la forma del cornetto. Per evitare
che la pasta sfoglia si apra durante la cottura,
è sufficiente utilizzare l'albume dell'uovo nei
punti di piegatura della pasta.
Una volta disposti i cornetti in una teglia,
infornarli in forno preriscaldato a 200° per 20
minuti.
Consiglio dello chef: se si desidera un
ripieno più aromatico è possibile aggiungere
all'impasto noce moscata, timo e/o una
spolverata di pepe. Un ulteriore tocco di
rifinitura si può dare spennellando con l'albume
d'uovo i cornetti nella teglia (prima di
infornarli!) e ricoprendoli con semi di sesamo.
Unico accorgimento da prendere: la bontà
di questi cornetti può far decidere di mangiarne
in abbondanza, perciò è bene non perdere il
controllo, questo è solo l'antipasto!
PRIMO
Le lasagne emiliane della zia Tina di
Francesca Succi
Queste lasagne sono un piatto sacro per me. Le
ho mangiate ogni natale da quando sono in vita.
Questo natale dovrò farle io perché mia zia non
c'è più e spero di essere all'altezza della
situazione. Di sicuro, questa, è una dedica
pubblica ad una piccola-grande donna che ha
sempre saputo fare magie con la sua personalità,
unita agli strumenti utilizzati dai comuni
mortali. Il 27 dicembre sarebbe stato il suo
compleanno: spero che gli auguri arrivino fino a
lassù assieme ad un pezzetto di lasagna.
Ingredienti per quattro persone:
- 500 g di pasta sfoglia per lasagne (meglio se
preparata a mano)
- 400 g di ragù (preparato a mano con brodo di
carne, carne bovina, carota, cipolla, sedano,
pomodoro, olio da aggiungere a freddo)
- 300 g di parmigiano Reggiano
- 2 mozzarelle medio-grandi
- 1 pacchetto di sottilette
- 500 g di besciamella
Per quanto riguarda la pasta sfoglia, io ricordo
che veniva preparata da mia nonna e mia zia la
sera prima e poi veniva lasciata riposare
in una stanza al buio. La ricetta è sempre stata
top secret! Com'era top secret quella del
ragù e della besciamella.
Il surplus di questa, rispetto alla ricetta
classica, è data dall'aggiunta della
mozzarella e le sottilette. L'unione
delle due, oltre a provocare un bellissimo
effetto filante che farà contenti grandi e
piccini, ammorbidirà ulteriormente la
pasta sfoglia evitando la secchezza.
Quindi, dopo aver preparato tutti gli
ingredienti, il primo passo è quello di prendere
una pirofila e con il cucchiaio stendere il
primo strato di ragù. A questo punto si adagia
il primo strato di pasta sfoglia, un altro po'
di ragù, tre cucchiai di besciamella, una
manciata di parmigiano, mozzarella tagliata a
dadini mista alle sottilette che avrete tagliato
precedentemente a listarelle.
Questa procedura di stratificazione dovrà andare
avanti finché non sarete arrivati in cima.
L'ultimo strato è quello più importante. Mia zia
riusciva a far venire l'effetto crosticina
grazie ad una spolverata massiccia di parmigiano
a metà cottura.
SECONDO
Le polpette del direttore
di Giuseppe Bosso
Come alternativa al classico tacchino per il
pranzo di Natale o per una serata tra amici
all'insegna della golosità vi proponiamo delle
deliziose polpette.
Ingredienti per cinque persone:
- 500 grammi di polpa di pomodoro
- 400 grammi di carne macinata(maiale, vitello o
entrambe)
- 1 cipolla
- 1 uovo
- mezzo bicchiere di vino(bianco o rosso)
- 3 sottilette o fette di prosciutto cotto
- pane raffermo o grattugiato
- aglio e prezzemolo q.b.
- olio extravergine d'oliva
- sale
Impastate la carne con l'uovo, l'aglio,
il sale, il prezzemolo, il pane - se raffermo
sbriciolatelo dopo averlo bagnato con acqua o
latte - e le sottilette o il prosciutto,
tagliati questi ultimi precedentemente a
quadratini.
Formate con l'impasto le polpette della
grandezza di una pallina da golf.
Tritate la cipolla e in una pentola
soffriggetela nell'olio; dopodiché, con
delicatezza, inserite le polpette in modo che
cuociano e dopo circa 5 minuti versate il
vino, lasciandolo evaporare.
Rosolate le polpette e aggiungete
il pomodoro lasciando cuocere fino a quando non
si forma un sugo denso - circa venti
minuti - e quindi servirle calde.
Buonissime anche come condimento per la pasta.
DOLCI
Budino all’arancia
di Michela Tortolano
Ingredienti per sei/sette coppette:
Tempo di cottura 20 minuti ca - difficoltà:
bassa - costo: basso
- 750 cl di succo d'arancia bionda non
zuccherato biologico
- 50 g di zucchero di canna
- 50 g di amido di mais (maizena)
- cannella in polvere
- cioccolato fondente
Preparazione:
Versare tutti gli ingredienti in un pentolino
capiente e portare ad ebollizione mescolando di
continuo.
A poco a poco il composto inizierà ad addensare;
far cuocere a fuoco basso per qualche minuto
continuando a mescolare finché la consistenza
risulterà gelatinosa.
Versare il budino ancora caldo nelle 6/7
coppette e far raffreddare a temperatura
ambiente. Una volta raffreddato mettere le
coppette in frigorifero per un giorno o per una
notte interi.
Capovolgere i budini dagli stampini nel piatto.
Guarnire con cannella in polvere e cioccolato
fondente a scaglie, ed una fetta d’arancia.
§§§
Torta al cioccolato
di Michela Tortolano
Ingredienti per una teglia da 22/25 cm
circa
Tempo di cottura: 1 ora circa. Difficoltà e
costo: media
- 250 gr di cioccolato fondente
- 130 gr di zucchero
- 150 gr di burro
- un cucchiaino abbondante di cannella
- un cucchiaino abbondante di zenzero
- 4 chiodi di garofano
- 80 gr di panna liquida
- 100 gr di latte
- 4 uova
Preparazione:
Portare il latte e la panna ad ebollizione con
le spezie e spegnere subito.
Lasciare a riposo per 30 minuti.
Nel frattempo sciogliere il burro.
Filtrare il composto in modo da togliere le
spezie e mettere il pentolino a bagnomaria;
aggiungere il cioccolato e sciogliere
completamente.
Togliere dal fuoco e stemperare un pochino
girando il tutto.
Aggiungere lo zucchero e poi le uova, una ad
una.
Per ultimo unire il burro sciolto intiepidito.
Posizionare la carta da forno in uno stampo di
circa 22 cm.
Porre lo stampo in una teglia più grande con
dentro dell'acqua.
Infornare per 50/60 minuti a 180 gradi °C.
Il dolce si accompagna a fette con della panna
fresca montata e zuccherata a piacere oppure in
quadratini della grandezza di un cioccolatino
rotolati nel cacao. |
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TUTTO TV 2012,
in e out
di Giuseppe Bosso
Come di consueto, a fine anno si tirano le somme
e si stilano pagelle, non solo a scuola. Lo
stesso possiamo dire per il piccolo schermo, tra
conferme, sorprese e clamorose bocciature.
Non hanno tradito le attese i soliti noti,
da Antonella Clerici
a Maria De Filippi, da Michele Santoro a
Maurizio Crozza.
Sicuramente, invece, non ricorderà bene l'anno
che sta finendo
Lorena Bianchetti, che si è vista chiudere
dopo appena un mese da Raidue il talk show
Parliamone in famiglia, per sostituirlo con
repliche di telefilm ormai datati come Cold
Case e Las Vegas, in attesa di nuove
idee per una fascia oraria sulla quale
l'emittente molto aveva puntato. Ha dovuto
chiudere quasi subito i battenti anche Fabrizio
Frizzi, che probabilmente rimpiangerà a lungo la
scelta di riproporre, a distanza di anni, un
format desueto come Per tutta la vita.
Chi invece esce da vincitrice, anzi,
trionfatrice, è Emma Marrone: da Sanremo ad
Amici, dove non ha per nulla patito la
convivenza con l'ex Stefano De Martino e la
rivale Belen, si è confermata protagonista
indiscussa non solo della canzone.
E a proposito della show girl argentina, in
dolce attesa, non si può dire che abbia brillato
particolarmente, se non nelle pagine dei
rotocalchi che hanno incessantemente seguito
le sue vicende, dalla rottura con Corona
all'incontro con il ballerino lanciato da Maria
De Filippi: gli ascolti di Colorado non
sono stati propriamente eccezionali, anche se va
detto che ha dovuto scontrarsi con una forte
concorrenza 'interna' con la migliore Squadra
Antimafia di sempre.
Un'altra vincitrice del 2012 è innegabilmente
Elena Sofia Ricci, che ha iniziato nei panni di
suora in Che Dio ci aiuti! per poi
tornare, a grande richiesta, a casa Cesaroni.
Altro ritorno esplosivo quello di Simona
Ventura, che su Cielo ha ritrovato la domenica
del pallone, mentre su Rai 2 Victoria Cabello
non è riuscita a raggiungere i suoi livelli.
Per
Sabrina Scampini doveva essere l'anno della
definitiva consacrazione, ma la sua
parentesi domenicale in tandem con
Alessio Vinci ha
avuto vita brevissima, avendo Canale 5 preferito
tornare a puntare - diciamo così... - su
Barbara D'Urso, che all'insegna del rinnovamento
continua a imperversare anche tutti i pomeriggi
spaziando dal gossip alla cronaca nera. Siamo
sinceramente dispiaciuti per Sabrina, che
abbiamo avuto modo di
intervistare e di conoscere come una ragazza
cordiale e molto preparata, e le auguriamo un
futuro più radioso, magari svincolandosi da
Salvo Sottile e da
Quarto grado.
Innegabilmente, però, il protagonista del
2012 è stato Adriano Celentano, che con due sole
serate - Sanremo e lo show a Verona - ha
catalizzato l'attenzione per giorni. |
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HOT GIRLS Addio
al re delle luci rosse
di Giuseppe Bosso
Avrebbe spento 60 candeline sulla torta
ad aprile se il diabete che da tempo lo
attanagliava non lo avesse stroncato domenica 9
dicembre.
Con dolore e partecipazione salutiamo
Riccardo Schicchi, una vita sotto i
riflettori, indiscusso maestro della
pornografia made in Italy e pigmalione
di tante hot girls, da Cicciolina
alla compagna di vita Eva Henger, che
malgrado una burrascosa separazione - mai
sancita in tribunale - non l'aveva abbandonato e
gli era rimasta accanto fino all'ultimo.
E che la sua sarebbe stata una vita decisamente
movimentata lo si era capito già nei
primi anni dell'adolescenza, quando fu
espulso dal liceo che frequentava per essere
stato sorpreso a spiare le sue compagne di
scuola nei bagni; inizialmente reporter,
anche nella zone di guerra, la sua esistenza
cambia radicalmente - è proprio il caso
di dirlo, vista anche la successiva vicinanza al
partito di Marco Pannella - con l'incontro
con Ilona Staller, che lo convince che è
quello della sessualità, del proibito, il
suo futuro e il suo ambiente; il mito di
Cicciolina nasce proprio sotto la sua
supervisione, dapprima in radio e poi in tv;
è il 1978 e per la prima volta gli
schermi Rai, durante il programma C'era due
volte, conoscono il nudo. Le polemiche non
fermano la coppia, che fonda l'agenzia Diva
Futura e gira la prima pellicola hard del cinema
italiano, Telefono Rosso.
Moana Pozzi, Malù, Maurizia Paradiso, Jessica
Rizzo: non c'è nessuna delle protagoniste dei
desideri più reconditi e proibiti che non sia
passata per le sue mani e per la sua creatività.
Non sono mancati anche i problemi con la
giustizia, come da classico copione da
cattivo ragazzo, e dal polverone di
Vallettopoli, nel 2008, è uscito con una
multa per induzione alla prostituzione.
Ma a parte questo ed altri incidenti di
percorso, la vicenda umana e professionale di
Schicchi non ha mai conosciuto l'appannamento
dei titoli di coda; è sempre stato
protagonista di primo piano e, per gli amanti
dell'hard, la sua impronta rimarrà sempre e
comunque incancellabile. |
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DONNE Elsa
Antonioli Monti: una first lady d’altri
tempi di Giulia Fiume
Fino a qualche giorno fa, prima che il
Presidente del Consiglio Mario Monti
presentasse le proprie dimissioni, una nuova
first lady si trovava al centro
dell’attenzione nel panorama femminile
italiano.
Elsa Antonioli Monti, moglie dell’ex
presidente, ha portato avanti il suo
ruolo di compagna del premier ed esempio per
la nazione con grande sobrietà ed eleganza.
In molti, soprattutto tra i conoscenti, la
definiscono «una donna d’altri tempi»,
a noi piace più considerarla un esempio di
come alcuni valori da lei incarnati ne
facciano, al giorno d’oggi, un volto davvero
degno di nota.
La signora Monti è moglie e mamma
e, anche dopo l’assegnazione della
presidenza al marito, non ha mai tralasciato
il suo incarico di presidente della
sezione femminile della Croce Rossa. Si
tratta di un ruolo che ha rivestito per gran
parte della sua vita e che svolge, giorno
dopo giorno, con estrema costanza, passione
e diligenza.
Riservata e, da sempre, estranea al mondo
del gossip, Elsa non si è mai facilmente
raccontata ai giornali né alla televisione.
L’unica intervista rilasciata è stata quella
al settimanale Chi tra le cui pagine
la donna si racconta con semplicità e
con toni molto informali.
Nel servizio rilasciato al giornale, Elsa
Monti appare sempre molto posata,
riservata e modesta, ma si lascia
andare a qualche risposta più leggera.
Racconta di essere molto legata al marito e
averlo spronato per far sì che accettasse la
carica di Presidente del Consiglio. Solo
così, secondo la donna, avrebbe potuto
mettere in pratica anni di studi e di
sacrifici.
Questa bella donna, che sembra davvero
sbucata da un’altra era, confessa di essere
stata lei stessa a chiedere al marito, dopo
molti anni di fidanzamento, di sposarla. La
loro, è una storia d’amore che dura da una
vita. Ad appena 22 anni, Elsa era già la
moglie del signor Monti.
Da sempre, è stato il marito ad essere in
primo piano. Tuttavia, a discapito di tutte
le aspettative, Elsa Monti è riuscita a
distinguersi e ad imporsi con facilità nel
panorama pubblico italiano come esempio di
raffinatezza, eleganza e
serietà.
A questa first lady, che già si appresta a
cedere il suo ruolo, non possiamo che dare
un voto pieno. Su tutti noi, Elsa, ha fatto
davvero colpo. |
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