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Telegiornaliste anno VIII N. 33 (335) del 15 ottobre 2012
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TGISTE Francesca
Di Matteo: crescere a Tgcom24
di Giuseppe Bosso
Intervistiamo Francesca Di Matteo,
volto di Tgcom24.
Il delitto di Lignano conferma che il colpevole è la persona meno sospetta?
«Si, almeno stando ai racconti dei vicini dei ragazzi cubani, descritti come al
solito come 'persone normali'. Per fortuna, grazie al grande e meticoloso lavoro
dei carabinieri, abilissimi a isolare il dna, la verità è venuta a galla, anche
grazie a qualche passo falso dei killer».
Hai seguito molto la vicenda di Melania Rea, uno dei tanti casi di cronaca
che, a detta di molti, in questi anni hanno occupato tanto, forse troppo spazio
nell'informazione. A maggior ragione in tempi di crisi come questo.
«Il giornalismo è un mestiere delicato, come tutti gli altri. Solo che noi
abbiamo una maggiore responsabilità per il fatto che entriamo quotidianamente in
casa della gente, siamo noi che formiamo l'opinione pubblica. Un delitto, tanto
più se efferato come quelli che hai citato, merita il doveroso spazio proprio
per questo. Che poi al primo posto negli ultimi anni ci sia stata la crisi mi
pare un dato di fatto».
Eppure si pensa che parlare di cronaca nera sia un diversivo per non trattare
argomenti scomodi.
«Non credo. Fatti orrendi come quello di Lignano stupiscono l'opinione pubblica
e di conseguenza richiedono la nostra attenzione, ma per il resto non credo che,
almeno noi di Tgcom24, ci siamo principalmente su questo. La crisi, la politica
sono sempre il primo tema del giorno. Poi, ovviamente, quando viene scoperto il
killer dedichiamo al caso molta più attenzione».
Un canale all news come quello dove lavori è un punto d'arrivo?
«Se lo pensassi, per la mia età, vorrebbe dire che non amerei più il mio lavoro.
Punto d'arrivo è un concetto che potrò assimilare quando avrò 80 anni, non
adesso. Cerco la crescita e il miglioramento continuo, ed ho la fortuna di
poterlo fare in un canale nato con grandi risorse e con tantissimi giovani
motivati».
Oltre che di criminologia sei appassionata di politica.
«Sì. Politica interna e geopolitica. Da bambina sorprendevo chi mi chiedeva cosa
avessi voluto fare da grande dicendo 'la deputata democratica' (ride, ndr).
Ma mi interesso anche di cronaca, non esclusivamente nera».
Le ultime vicende della Regione Lazio non rischiano di allontanare
definitivamente il cittadino dalle istituzioni, in un quadro forse ancora
peggiore di quello che 20 anni fa suscitò Tangentopoli?
«Il rischio c'è, ed è giusto che il cittadino provi disgusto e indignazione
all'emergere degli scandali del potere. Si sbaglia a pensare che ci possano
essere solo due o poche mele marce nel cestino. Il mio appello alla politica è
che le mele marce, poche o tante che siano, vengano individuate e buttate via.
Auspico una politica che si svincoli dai vitalizi, dai benefit mensili, e che si
occupi soprattutto delle esigenze del cittadino».
Cosa rischieresti per uno scoop?
«Nulla. Non credo nel giornalismo da 'iena', non mi ritengo un'arrivista. Se la
notizia importante ti arriva, è giusto lavorarci ma nel modo più giusto e nel
rispetto dell'etica».
C'è spazio per gli affetti nel tuo girovagare da inviata?
«Sì. Il lavoro innegabilmente mi assorbe molto tempo, e ciò si riflette sul
privato. Ma sta all'altra persona capire quelle che sono le mie esigenze».
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NONSOLOMODA La
coltura è anche cultura
di Michela Tortolano
Sempre più italiani portano sulle proprie tavole
prodotti biologici e infatti negli ultimi anni
si sono registrate percentuali di adesioni in
regolare ascesa.
I consumatori oggi sono attenti e scrupolosi e
le stime del rapporto BioBank indicano
aumenti sostanziali nei diversi settori di
consumo: le strutture turistiche, le mense
scolastiche, i ristoranti ed anche i piccoli
negozi sempre più spesso si convertono al
prodotto naturale.
Ma esattamente che cosa vuol dire biologico?
Biologico è il prodotto ottenuto nel rispetto di
precise norme, dalla produzione alla
distribuzione: il ciclo produttivo
prevede l’impiego di concimi organici, come ad
esempio il letame, con la conseguente esclusione
di fertilizzanti e pesticidi nocivi alla salute;
utilizza la forza delle leggi naturali per
aumentare le rese e la resistenza delle
coltivazioni, introducendo nel percorso
produttivo insetti utili all’abbattimento dei
parassiti, avvalendosi così della lotta
biologica; gli animali vengono allevati in
libertà e nutriti esclusivamente con alimenti
naturali.
Biologico è semplicemente naturale, fatto
alla vecchia maniera…
Già gli antichi sostenevano che la prima
medicina per l’organismo è la sana
alimentazione.
Oggi il consumatore che predilige il prodotto
bio a quello tradizionale pur spendendo un po’
di più è certamente una persona attenta al
benessere della salute e che apprezza il valore
dell’ogm free.
Ma a dare una mano all’abbattimento dei costi ci
pensano i Gas, gruppi di acquisto
solidale, che aiutano a far risparmiare un
pochino grazie al loro stile d’intervento basato
sulla “filiera corta”, che avvicina il
produttore al consumatore finale sia
geograficamente perché si prediligono le aziende
più vicine, sia funzionalmente grazie
all’esclusione di intermediari, grossisti e
negozianti che nella catena della distribuzione
tradizionale fanno lievitare i prezzi.
Questo stile sta dimostrando grandi potenzialità
anche nel rilancio e nel recupero economico
dei territori, delle tradizioni e culture
locali. Si rilanciano le produzioni del bio
nostrano ad esempio con la produzione
dell’avocado siciliano. E, ancora, con
l’esperienza di successo del Cilento, il
bio-distretto continua ad incrementarsi: da
Verbano all’Oltrepò Pavese, dalla Valcamonica
alla Val d’Orcia.
Il Belpaese dunque risponde bene alle molteplici
iniziative a favore del prodotto naturale e sano
ed è al primo posto in Europa per esportazioni
di prodotti biologici.
Ma non è finita qui per quel che riguarda il
mondo del bio, perché chi ha entusiasmo e vuole
gettare semi nel suo orticello ma non possiede
neanche il cosiddetto fazzoletto di terra, può
sempre affittare un’area verde a ridosso della
città. Per chi invece è più trend esistono
molteplici manuali su come far crescere i propri
frutti in balcone!
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TUTTO TV Telegiubando: la TV secondo Giubo. Adriano non tradisce
di Giuseppe Bosso
Molto rumore per nulla (si fa per dire)?
Come volevasi dimostrare? Ha fatto il minimo di
quello che ci si aspettava? Banale dire questo,
ma quando il 'Molleggiato' scende in
campo non puoi aspettarti altro che un boom,
e infatti le due serate di Rock Economy
hanno fatto il pieno non solo all'Arena di
Verona.
8 milioni la prima serata, 9 la seconda; la
grande musica l'ha fatta da padrone senza,
ovviamente, tralasciare un ampio spazio di
riflessioni, con la presenza dell'economista
transalpino Fitoussi e la crisi vista dai
'quattro amici al bar' con Stella e Rizzo.
Non avrà fatto scalpore come le sue perfomances
sanremesi, ma innegabilmente possiamo definire
Celentano il personaggio tv dell'anno con
queste poche, ma consistenti, apparizioni. Nel
bene e nel male è sempre lui, il ragazzo
della Via Gluck che a 74 anni non vuole
proprio saperne di uscire di scena. Nonostante
qualche mugugno (vedi Specchia su Libero: la
vera ancora di salvezza per la senilità sveviana
di Celentano è stato Gianni Morandi, si sussurra
che ormai sia la sua badante; o Mattioli su
La Stampa: ha stonato a ripetizione)
Canale 5 ha fatto il botto in tutti i sensi.
Tra una Svalutascion d'apertura e una
Yuppi Du in playback c'è spazio per l'utopia;
l'utopia di poter uscire dalla grave crisi che
da anni ci attanaglia; l'utopia da cui possono
nascere grandi cose e grandi idee. Il
messaggio di Celentano è diretto e
significativo contro gli speculatori e chi ha
chiesto e continua a chiedere sacrifici a fronte
di malaffare e ruberie; non è nella crescita del
Pil o di altri virtuali e irrisori indici
economici che ci risolleveremo, ma nella
riscoperta dei valori antichi e della tutela
dell'habitat che tanto abbiamo devastato.
E adesso? Quale sarà la prossima mossa di
Adriano? Dovremo attendere nuovamente anni per
poterlo riammirare, dal vivo o in prima serata?
Vedremo il futuro cosa riserverà a colui che,
negli anni'80, risultava essere l'italiano più
popolare nella lontana Unione Sovietica, insieme
all'allora premier Giulio Andreotti.
Per Canale 5, e per la tv generalista più
ampiamente, anche una sola serata di Celentano
garantisce perlomeno gli ascolti stratosferici
della due giorni veronese; Pier Silvio
Berlusconi nell'esternare la sua emozione ha
lasciato intendere che la porta per un
seguito sarebbe aperta, ma è un discorso che
andrà probabilmente affrontato meglio nel 2013,
anno cruciale per l'Italia e non solo, nel corso
del quale, ne siamo sicuri, Adriano in un modo o
nell'altro farà sentire la sua voce e il suo
messaggio. Comunque vada, per chiudere
altrettanto banalmente come banalmente abbiamo
iniziato, sarà un successo.
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HOT GIRLS Il
gossip di Piu.
Tra amori che finiscono, sesso e cicogne che
arrivano
di Fausto Piu
Questa settimana ho raccolto cinque notizie di
gossip che stanno facendo il giro del web
e di diversi media. Se volete spettegolare con
me (che secondo gli scienziati fa bene), leggete
queste ultime bollenti notizie
provenienti dal mondo dei vip.
CICOGNA IN ARRIVO – «A marzo darò alla
luce una bambina». Con queste parole la verace
napoletana Serena Autieri ha confidato di
essere in dolce attesa di una bimba dal
marito Enrico Griselli. Bionda e occhi azzurri,
Serena ha ammesso di essersi emozionata appena
saputa la lieta notizia. Dopo essere stata
lanciata dalla soap Un posto al sole e
aver maturato tante esperienze lavorative,
Serena ha deciso di incoronare il suo sogno di
essere chiamata mamma. Auguri!
CASTITÀ – Non bacia un uomo e non fa
sesso da tre anni. È questa la sorprendente
rivelazione della regina del pomeriggio di
Canale5, Barbara D’Urso. Napoletana e un
fisico perfetto, nonostante l’età che avanza,
Carmelita fa sapere che mangia molta
cioccolata per compensare la mancanza di
attività sessuale. Coraggio Barbara, come dici
tu, Tanto poi esce il sole.
AMORE AL CAPOLINEA – Dopo due anni di
passione e una figlia, la loro storia d’amore è
arrivata alla fine: Alessia Marcuzzi e
Francesco Facchinetti si sono lasciati. Pochi
giorni fa Alessia è stata immortalata ai
Parioli, quartiere romano in cui vive, mentre
andava dalla sua estetista di fiducia, per
rilassarsi e smaltire lo stress di questo
periodo. E proprio sui social network i due
hanno inserito un messaggio identico: «Grazie a
tutti per l'affetto chi ci state dimostrando. Io
e Alessia/Francesco ci vogliamo bene e faremo di
tutto per preservare la nostra famiglia». Si
riaccenderà la passione?
DUE VOLTE AL GIORNO – Maddalena
Corvaglia, l’ex velina di Striscia la
Notizia, ha ammesso di fare sesso almeno due
volte al giorno. Sposata con Stef Burns,
chitarrista di Vasco Rossi, la bionda pugliese
ha confidato questo dettaglio hot alla
trasmissione La fine del mondo, condotta
da Selvaggia Lucarelli e Alessandro Lippi. E non
è finita qui. La show girl ha anche confidato
che adora l’uomo violento e dare o
ricevere schiaffi. Buon divertimento!
CORSO DI SESSO... ORALE – «Io e Angela
Melillo abbiamo fatto un corso di sesso orale».
È questa dichiarazione di Justine Mattera
che sta facendo il giro della rete in questi
giorni. Le due amiche, andate in una famosa
boutique erotica romana, hanno imparato la
tecnica dello Shirley temple, ossia un
utilizzo particolare della lingua. Lontani i
tempi dei corsi di cucina e di taglio e cucito,
la Mattera conclude dicendo: «Molte donne hanno
bisogno di imparare come si fa il sesso orale
e in alcuni casi questo diventa un problema di
coppia. Io sto con mio marito da dieci anni, ci
sarà un motivo». Forse dopo queste scottanti
rivelazioni ci sarà un boom di nuove iscrizioni
a questi corsi? |
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DONNE Deborah Joseph: il
segreto del successo tra maternità e
direzione di Easy Leaving di
Giulia Fiume
37 anni, un bambino di appena
18 mesi e capo della testata
nazionale Easy Leaving: Deborah
Joseph è questo e molto altro ancora. La
sua carriera è tutta in salita, la sua vita
è invidiabile. Ma qual è il vero segreto
di questa donna?
Grintosa, creativa e con uno spiccato
intuito per gli affari, Deborah è un vero e
proprio vulcano di idee. Quando, appena
l’anno scorso, è stata nominata
direttrice del mensile femminile
Easy Leaving, senza aspettare un istante, si
è subito messa all'opera per ribaltare la
situazione del magazine che rischiava il
fallimento.
Easy Leaving è una rivista in rosa, i
suoi punti di forza erano sempre stati la
moda, il gossip e l’angolo dedicato alle
mamme e ai loro bambini. I dati riportati
dalle vendite, però, indicavano, prima
dell’arrivo di Deborah, un vero e proprio
disastro: meno di 150mila copie vendute
all'anno. Con un grande impegno ed una
straordinaria capacità di reinventare,
la neo-direttrice ha saputo ribaltare,
nell'arco di pochi mesi, la situazione e
l’intero futuro della rivista.
L’esperienza accumulata nelle
redazioni di numerose testate di moda, tra
cui Glamour e Cosmopolitan, ha permesso alla
Joseph di capire cosa cercano le sue
lettrici ogni mese. Così, sono stati
aboliti gli spazi dedicati a mamme e
bambini e sono stati incrementati
quelli dedicati al gossip e alla
moda, sono stati inseriti pezzi anche
sulle star americane, oltre che sulle
inglesi, e un parte del giornale è stata
interamente dedicata alle storie erotiche.
Il motivo? Creare una vera e propria
rivista-passatempo che sia degna di questo
nome.
Deborah non si sente limitata dall'essere al
tempo stesso neo-mamma e neo-direttrice. La
maternità è un’esperienza che
accompagna e arricchisce la sua vita
senza mai essere per lei un freno. Adesso la
Joseph comprende meglio anche un’altra
grande fetta delle sue lettrici e, questo,
non può che essere una fortuna per lei.
Dopo aver salvato una rivista ed essere
diventata un modello per tante donne
e mamme, non possiamo che augurare a questa
talentuosa donna che questo successo
continui e che la sua rivista possa
continuare ad allietare i momenti di svago e
di relax delle donne inglesi che la leggono. |
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