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Telegiornaliste anno VIII N. 17 (319) del 30 aprile 2012
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TGISTE Rosaria
Morra, tgista in crescita
di Giuseppe Bosso
Pubblicista dal 2008, Rosaria Morra ha
lavorato e lavora con varie testate ed emittenti tra cui il Roma,
Donna Fashion News, L’Osservatorio flegreo, Il Cerchio, Il
Caffè di Caserta; realizza servizi e interviste per il programma Eventi
in Anteprima.
Come hai iniziato il tuo percorso giornalistico?
«In maniera molto casuale. Vinsi un concorso letterario e mi proposi al
direttore Sasso, che mi diede l’opportunità di cominciare».
C’è un servizio o un’intervista tra quelle che hai realizzato a cui sei
maggiormente legata?
«Lo spettacolo “Due dozzine di rose scarlatte”, fu la mia prima intervista
televisiva. E poi l’intervista a Brian Eno, il mio Artista preferito».
Hai mai ricevuto proposte indecenti?
«Fortunatamente no! (ride, ndr)».
Nel futuro vorresti affermarti a Napoli o cercare occasioni fuori?
«Dal punto di vista formativo sicuramente non disdegnerei un’esperienza fuori
Napoli, ma il mio sogno è di affermarmi nella mia realtà; contrariamente a
quanto si crede, penso che nella propria città spesso si possano trovare molte
più occasioni».
Da pubblicista cosa pensi della proposta di cancellare l’albo?
«È una cosa che non condivido; i pubblicisti sono molto più numerosi rispetto ai
professionisti, verrebbe meno la rappresentatività! Dell’idea di uniformare
l’albo se ne può discutere, ma non a queste condizioni».
Se dovesse avverarsi la profezia dei Maya come vorresti chiudere la tua
carriera giornalistica?
«Realizzando un diario delle ultime 24 ore di vita del mondo, ma poi chi lo
leggerebbe?».
Hai un modello giornalistico a cui ispirarti?
«Daniela Vergara. Molto brava professionalmente e
molto garbata sia verso il pubblico che verso gli intervistandi».
Informazione o intrattenimento nel tuo domani?
«Vorrei cercare di fondere i due generi; credo che sia sbagliato il modo con cui
viene diffusa la cultura dai media, e lo dico anche da moderatrice di eventi a
tema».
Un aggettivo per descrivere Rosaria come donna e come giornalista.
«Testarda; anzi, determinata».
Cosa farai in futuro?
«Vedremo, le proposte ci sono ma finché non si firma meglio non parlarne». |
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CRONACA IN ROSA L'informazione
è femmina
di Francesca Succi
Si è appena concluso il Festival Internazionale del
Giornalismo di Perugia con numeri di presenze, tweet e
interazioni paurose. Una partecipazione attiva, attivissima
sempre più dedicata e affrontata dalle donne.
E se Nina Zilli (sempre di una donna si parla),
affermata cantante stile anni '60, con il suo nuovo singolo
sostiene che
L'amore è femmina, noi diciamo a gran voce che anche
l'informazione lo è!
Anche se noi donne siamo ancora indietro in quanto a
diritti, partecipazioni ai livelli dirigenziali ed economici
scriviamo e informiamo di più nelle redazioni. Siamo
sempre sul pezzo e abbiamo l'attitudine giusta
per capire se tutto ciò che ci circonda fa notizia!
Sono le donne le comunicatrici più assidue sui magazine on
line, i Blog, Facebook, Twitter e altri Social Network. E
sono le stesse donne, per ironia della sorte (o di cronaca)
- a non riuscire a lavorare in squadra. Quella di cui tutte
noi facciamo parte è una rete autonoma, ancora troppo poco
partecipata e partecipativa a livello femminile.
Uno dei punti di debolezza che ancora non ci permettono di
decollare, ma colleghe... siamo a buon punto! |
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FORMAT Belen
colpisce ancora di
Roberta Ricciardi
Non c’è pace per Belen. È ancora lei, nel
bene e nel male, la protagonista indiscussa
della nostra tv. Archiviate da poco le polemiche
di Sanremo, che l’hanno vista protagonista per
aver mostrato in diretta nazionale una farfalla
tatuata a ridosso dell’inguine, si torna ancora
prepotentemente a parlare di lei e neanche
questa volta per meriti professionali.
Entrata da poco nel cast dei ballerini
professionisti di Amici di Maria de Filippi
come prima ballerina, e non senza sorprese da
parte degli addetti ai lavori, ha rubato la
scena ai ragazzi di Maria, soprattutto nelle
ultime puntate per il suo flirt con il ballerino
Stefano De Martino, ex di Emma
Marrone, vincitrice dell’ultimo Festival
di Sanremo e attualmente in gara con i big
di Amici.
Il flirt non è piaciuto ai fan del popolare
programma e in particolare a quelli di Emma. Per
chi non lo sapesse ancora si tratta di un
triangolo amoroso da cui Emma sembra esserne
uscita distrutta e tradita. Belen, subissata di
fischi e umiliata da mancati applausi durante
l’esibizione, ha rotto il silenzio in cui si era
volontariamente chiusa per diversi giorni,
confermando che la storia con Corona era già
terminata.
La telenovela, che probabilmente sarà al centro
del gossip estivo, è ancora all’inizio; seppur
già ricca di un’altalenante susseguirsi di
smentite e conferme.
L’inizio della storia della neocoppia però non è
fortunata. Poco dopo le prove per la diretta di
sabato 28 aprile i due hanno avuto un brutto
incidente. Dopo le cure del caso sul posto, sono
stati trasportati in uno degli ospedali della
capitale. Il referto finale? Diverse ferite che
non hanno però impedito la loro presenza alla
puntata serale di Amici; anche se sono stati
illustri assenti proprio nel momento in cui Emma
cantava la canzone di Riccardo Cocciante
Bella senz’anima dedicata esplicitamente al
ballerino. Ne vedremo delle belle... |
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HOT GIRLS Paola
Mercurio, eleganza e portamento a Goal show
di Giuseppe Bosso
Da settembre affianca
Valter De Maggio nella conduzione del
fortunato programma sportivo Goal show,
in onda su Canale 9 tutti i lunedì dal teatro
Sannazzaro. Incontriamo Paola Mercurio, un
passato da modella e in vari programmi
partenopei.
Come sei arrivata a Goal show?
«L'anno scorso partecipai come ospite al
programma, per parlare della mia scuola di
portamento. La produzione ha avuto l'esigenza di
sostituire la ragazza che affiancava De Maggio
l'anno scorso, e hanno pensato a me. È stata una
grande gioia».
Appassionata di calcio o ti sei trovata per
caso?
«Ma passione assolutamente! Da sempre sono una
tifosa vicina alla squadra, ho avuto il piacere
di conoscere molti giocatori. In più, mia figlia
gioca nella Carpisa Yamamay».
Dove può arrivare il Napoli quest'anno?
«Mi auguro tra le prime tre in campionato;
basterebbe che la squadra trovasse il suo
equilibrio, e per fortuna vedo che ci sta
riuscendo».
Che sensazione ti dà condurre il programma da
un palcoscenico prestigioso come il Sannazzaro?
«Molto bella. La maestosità di questo teatro ti
coinvolge, e per me è una grande gioia, dopo
aver provato l'emozione delle sfilate. Poi
mettici che i miei fans mi fanno un tifo
sfrenato tutte le puntate».
Quali ospiti ti hanno colpita?
«Ciccio Graziani per la sua grande simpatia e
schiettezza. E, per restare in tema del vostro
magazine, Monica Vanali,
che ammiro per la sua grinta e il suo appeal».
Ha fatto discutere la 'farfallina' di Belen a
Sanremo: cosa ne pensi?
«Io ho una rosa in quel punto... a parte questo,
queste polemiche non le ho capite. La bellezza
femminile è sempre esistita, perché non
mostrarla? Una presenza piacevole innalza gli
ascolti, e poi Belen è una ragazza in gamba, per
niente volgare e di grande talento».
Cosa farai da grande?
«Continuerò a dedicarmi alla mia scuola di
portamento. Credo nei giovani, bisogna aiutarli
a valorizzare il loro talento e diventare
professionisti».
Caterina Balivo
l'anno scorso promise uno spogliarello al San
Paolo in caso di scudetto. Lo faresti anche tu?
«Potrei farlo (ride, ndr), ma in stile
californiano, in bikini succinto; non andrei
oltre».
Come ti definisci?
«Simpatica».
Come ti trovi con De Maggio?
«Benissimo. Persona preparata e grande
ascoltatore».
Hai mai avuto proposte indecenti?
«Pochissime, per fortuna, ma ho sempre evitato.
Ma se avessi detto sì pensi che non sarei andata
oltre le tv locali?». |
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DONNE Rita Levi Montalcini:
un amore per la scienza che non ha età
di Giulia Fiume
«Il senso della vita è capire il mondo e
fare in modo di aiutare coloro che
hanno bisogno di aiuto»: è con queste parole
che Rita Levi Montalcini definisce la
sua esistenza, la vita, il percorso dell’
intera umanità.
A 103 anni, compiuti lo scorso 22
aprile, la scienziata è ancora un esempio
per noi e per le generazioni future. La sua
è stata una carriera ricca di soddisfazioni,
un viaggio pieno, un vissuto che oggi può
ricordare con orgoglio e al quale noi ci
avviciniamo con ammirazione.
All’età di vent’anni, Rita sceglie di
intraprendere gli studi medici,
intraprendendo una strada che non
abbandonerà mai. Affronta i difficili anni
della guerra, del razzismo, dell’invasione
tedesca. E’ presto costretta ad abbandonare
la sua città e si ritrova a praticare la sua
professione solo nel 1944 quando trova
occupazione in un campo di rifugiati.
La sua carriera sembra destinata ad avanzare
altrove, così nel 1947 si trasferisce negli
Stati Uniti. Da questo momento in poi, la
signora Montalcini verrà accolta alla
Washington University, diverrà
direttrice dell’Istituto di biologia
cellulare del CNR, verrà ammessa come
prima donna all’Accademia Pontificia
delle Scienze e inizierà il suo
impegno nella ricerca.
Quando negli anni '50 scopre insieme a
Stanley Cohen il fattore NGF,
implicato nella crescita delle cellule
nervose, non sa ancora che questo risultato
così importante verrà presto insignito del
premio Nobel per la Medicina. Sono
ancora innumerevoli gli incarichi che la
Montalcini ricoprirà successivamente, eppure
c’è qualcosa che accomuna tutto il suo
lavoro, la sua fatica, la sua dedizione: l’amore
per ciò che fa.
Rita dedica una vita intera alla scienza,
alla ricerca, al progresso. Sa
di aiutare l’umanità intera quando il suo
lavoro va verso una forma di conoscenza
nuova, più ampia. Crede nei valori,
siano essi laici o religiosi e non si guarda
indietro, poiché sa che, malgrado gli anni
che passano, la sua mente è viva perché
proiettata sul futuro.
Oggi che questa grande donna ha da poco
festeggiato il suo compleanno, non possiamo
che augurarle altri anni di vita piena,
ricordandola ancora con un suo insegnamento:
«Nella vita non bisogna mai rassegnarsi,
arrendersi alla mediocrità, bensì uscire da
quella zona grigia in cui tutto è
abitudine e rassegnazione passiva, bisogna
coltivare il coraggio di ribellarsi».
Proprio come hai fatto tu, ancora auguri
Rita. |
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