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Telegiornaliste anno VIII N. 16 (318) del 23 aprile 2012
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TGISTE Alice
Cristiano: viva la liberalizzazione! di Giuseppe Bosso
Incontriamo Alice Cristiano, volto
dell'emittente veronese
Telenuovo.
Cosa pensi della prossima cancellazione dell'albo dei pubblicisti?
«Dal mio punto di vista è una cosa positiva; sono favorevole alla
liberalizzazione di questa professione (ma precisiamo, anche per tutte le
altre), sarebbe ora di dare spazio a chi da tempo non riesce ad emergere,
soprattutto in un ambiente come quello dove vivo, in cui è molto difficile
diventare professionisti dopo anni che giro tra giornali e televisioni, per lo
più andati falliti, che non mi hanno potuto mettere in regola. Magari sotto
altri aspetti non sono tanto d'accordo, ma ti ripeto, per me sarebbe una cosa
positiva».
Bello e brutto di essere una tgista di provincia.
«Gli aspetti negativi sono limitati alla tranquillità della città dove, a
livello di cronaca, succede poco».
Mai ricevute proposte indecenti?
«Anni fa ne avevo avvertito il sentore in un certo ambiente, e proprio per
questo me ne sono andata. Non saprò mai se i miei sospetti erano fondati, ma
decisamente meglio non rischiare di averne la conferma».
Cosa farai da grande?
«Vorrei continuare questo lavoro ma mi piacerebbe ampliare i miei orizzonti.
Magari mi dedicherò di nuovo al teatro, la mia passione».
Se la profezia dei Maya si avverasse, come vorresti chiudere la tua carriera
giornalistica?
«Magari farei un sondaggio tra la gente su come vive le ultime ore». |
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CRONACA IN ROSA Tg
uau: quando l'informazione diventa parodia
di Francesca Succi
Si chiama TG
uau e lo slogan principale recita la meraviglia fa
notizia.
Comincia il primo maggio 2012 la video avventura di questo
nuovo Telegiornale che ha il dichiarato intento di
divertire, parodiando il mondo dell’informazione televisiva
e creando nuovi e curiosi personaggi: due conduttrici molto
diverse tra loro; un appassionato giornalista sportivo;
un’opinionista eccentrica; un teorico della bontà;
un’inviata negli angoli più remoti del pianeta e una
sociologa con poche risposte e tanti perchè.
Il TG uau si presenterà come un vero Telegiornale che parla
di un mondo surreale, dove lo stupore e la meraviglia fanno
notizia e dove colorati personaggi creano simpatici momenti
di intrattenimento.
È già on line il sito di questo progetto ed esso contiene
interviste ai personaggi, anticipazioni, video di lancio e
le connessioni ai social network (Twitter
e
Facebook) dove sarà possibile interagire con i colorati
protagonisti di questo insolito telegiornale.
Nella giungla intricata dell'informazione, finalmente un tg
on line con l'obiettivo di estraniarci dalle notizie reali;
o meglio con la voglia di trasformarle - con tiro giocoso -
per strapparci un sorriso. E, ovviamente, in stampo
femminile. |
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FORMAT Inchiesta
viaggio nella tv: gli anni '70
di Roberta Ricciardi
La tv degli anni '70: fiction e varietà
Gli anni ’70 possono considerarsi a pieno
titolo gli anni della rivoluzione
televisiva.
Sono due infatti le grandi e importanti novità
che questo decennio ci porta: il bianco e nero
lasciano spazio al colore; e chi c’era,
racconta che la cosa fu recepita con tanta
attesa ed entusiasmo soprattutto perché ci fu un
continuo susseguirsi di annunci e rinvii sul
giorno del debutto. Seconda, e non meno
importante novità, fu il debutto della
televisione libera agli ultimi sgoccioli del
decennio: nel 1978 pronta a fare concorrenza
alla rete nazionale, la RAI.
Il palinsesto degli anni ’70 ci propone il
consolidamento del varietà e di nomi
celebri che ancora oggi eleggiamo ad icone della
televisione italiana. In Rai acquista sempre
maggiore peso, dopo diverse apparizioni
cinematografiche e televisive, la giovane
Raffaella Carrà, prima in Io, Agata e
tu e poi con la definitiva e mai
immutata consacrazione con Corrado in
Canzonissima, dove mostra le
eccellenti doti di showgirl. E non è la sola
donna a riempire le scene: c’è Loretta Goggi,
con le sue canzoni e imitazioni, Gabriella
Ferri con il celebre programma Dove
sta Zazà, ma soprattutto a riempire le
case degli italiani sarà la grande coppia, della
tv come nella vita, Sandra Mondaini e
Raimondo Vianello con i loro primi celebri
sketch.
Gli anni ’70 sono anche gli anni dei primi
telefilm e degli sceneggiati, oggi
fiction. E tra i numerosi titoli citiamo
soprattutto Sandokan e l’americano
Happy days, cult a venire anche
per le successive generazioni.
La tv degli anni ’70 sarà anche ricordata per le
polemiche seguite al primo seno nudo mostrato da
Patty Pravo e per la delusione dei
bambini che videro la chiusura del loro
programma televisivo preferito nel 1979:
Carosello. |
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HOT GIRLS Monica
Bellucci: un fascino tutto da scoprire
di Giulia Fiume
Mora, carnagione ambrata e
occhi da gatta: Monica Bellucci è un mix
perfetto di sensualità e fascino,
una donna grintosa e provocante che si è
meritatamente guadagnata un posto tra le
protagoniste sexy degli anni ’90.
In molti la ricorderanno per le sue doti da
attrice e da modella, ma la maggior parte degli
uomini non potrà certamente dimenticare le sue
curve vertiginose e le sue performance
più hot.
Monica sbarca sulle passerelle molto giovane,
per lei i riflettori rappresentano una realtà
nuova, ma costituiscono soprattutto un’ottima
occasione per pagarsi gli studi. Tuttavia, si sa
come vanno le cose a questo mondo: una sfilata
tira l’altra e, quando si hanno il corpo
e il viso della Bellucci, il mondo dello
spettacolo ti reclama.
Dopo una serie di lavori come modella, il
pubblico inizia a conoscere questa mora
provocante e sembra rimanerne folgorato. Monica
è testimonial di prodotti di punta e presto, per
la gioia del pubblico maschile, posa per i
fotografi senza veli. Realizza così tre
calendari: uno Pirelli, uno per Max
e l’ultimo per GQ.
La nostra accattivante star sfonda anche
nel mondo del cinema, regalando performance
uniche che in molti ricorderanno. L’abbiamo
vista in Dracula nei panni di una
concubina, nel film Malèna in un ruolo
drammatico e sensuale e, ultimamente, in
Manuale d’amore 2 e 3.
Il segreto del fascino di Monica? Lei
pensa di averne più di uno. In una recente
intervista rilasciata al settimanale Elle,
la Bellucci dispensa consigli per essere come
lei. Occorre «rispettarsi», «sapersi far
attendere», agire con gli uomini in modo
intelligente e «osare il rossetto». A
quanto pare, questa donna sexy ha puntato tutto
sulle sue migliori qualità. Semplice, sa
valorizzare le sue forme, catturare
l’attenzione con un dettaglio e
affascinare con il suo charme. Monica
piace per questo. |
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DONNE Elisa
D'Ospina, modella per caso
di Fausto Piu
Vicentina, classe 1983 e una bellezza
mediterranea. Questa settimana intervistiamo
Elisa D'Ospina, una delle top-model
più richieste del momento nel settore del
conformato.
Come ti sei avvicinata al mondo della
moda?
«È successo tutto per caso: stavo lavorando
in una fiera e un talent scout mi ha notata
e mi ha chiesto se volevo fare la modella
per taglie comode. La mia reazione non è
stata delle migliori: non conoscevo questo
mondo e credevo fosse una presa in giro».
Da sempre sei impegnata nella lotta
contro l'anoressia e la bulimia. Credi che
il dilagare di queste due malattie sia
davvero colpa delle passerelle o dei modelli
imposti dai mezzi di comunicazione?
«I media possono supportare un ideale fisico
che non corrisponda alla realtà quotidiana.
Un ideale di magrezza eccessivo. Purtroppo i
disturbi alimentari nascono da altri
fattori, da un male interiore».
Che cosa vorresti dire alle ragazze,
specie le più giovani, che vogliono apparire
magre a tutti i costi?
«Io da anni vado nelle scuole a parlare con
ragazze e ragazzi di ogni età. Spiego a loro
quanti trucchi ci sono nei media, nella
carta stampata grazie a photoshop, alle luci
giuste. Io consiglio sempre di ascoltare il
proprio fisico e mantenerlo in salute anche
grazie al supporto medico e ad un'ottima
attività fisica».
Quali sono i cibi che non mancano mai nel
tuo piatto? E un peccato di gola a cui ogni
tanto ti abbandoni?
«Io seguo una dieta mediterranea: non mi
faccio mancare nulla della nostra buona
cucina. Piccole quantità ma un po' di tutto.
Qualche peccato di gola? Per forza, per me
cibo è amore, piacere, vita».
Sei laureata in Scienze della
comunicazione con specializzazione in
Psicologia. Hai mai pensato di fare la
telegiornalista?
«Io ho iniziato come telegiornalista:
lavoravo in una tv locale marchigiana. Un
domani mi ci rivedrei, il giornalismo è la
mia passione».
Chi sarebbe stata Elisa D'Ospina se non
avesse fatto la modella?
«È la stessa Elisa di oggi: oltre la modella
ho la mia agenzia di comunicazione (Agade
communication) che porto avanti con mio
marito. Ci occupiamo di comunicazione,
ufficio stampa e siamo specializzati in
guerriglia marketing».
Oggi sei modella, opinionista in
programmi televisivi, blogger, hai
un'attività di Ufficio Stampa. Come ti vedi
tra dieci anni?
«Tra dieci anni mi vedo la stessa di oggi:
magari avrò appeso sicuramente i tacchi al
chiodo, ma mi piacerebbe continuare il mio
dialogo con i ragazzi e la prevenzione nelle
scuole. Inoltre mi vedo mamma di un paio di
bambini. La famiglia per me è un valore
importantissimo». |
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