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Telegiornaliste anno VII N. 1 (261) del 10 gennaio 2011
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MONITOR Tiziana
Ferrario: giustizia è fatta di Giuseppe Bosso
«Grave lesione della sua professionalità per motivi di discriminazione politica
a seguito dell'opposizione della stessa giornalista alla linea editoriale del
direttore Augusto Minzolini». Queste le motivazioni con cui il Giudice Maria
Gabriella Marrocco ha reintegrato Tiziana Ferrario
alla conduzione del Tg1 delle 20, accogliendo il ricorso dell'anchorwoman che
Minzolini aveva rimosso.
Proprio lei, che al Tg1 aveva legato quasi trent'anni di onorato servizio
dal 1981, pluripremiata (due Telegatti per il Tg ragazzi, vari riconoscimenti
tra cui il Premio Ilaria Alpi e il Premio Maria Grazia Cutuli, oltre
all'onorificenza di Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica, insignita
da Ciampi nel 2003 per il suo impegno nelle zone di guerra) e ammirata non solo
dal nostro sito, destituita in modo così umiliante in ottemperanza di una linea
editoriale che, dalla primavera del 2009 ad oggi, ha fatto letteralmente
precipitare le quotazioni del primo tg nazionale nella ipotetica borsa
dell'informazione.
Non vogliamo entrare nel merito di una polemica che, leggendo le dichiarazioni
anche di importanti esponenti politici, ha non poco di stucchevole e deprimente.
Ci limitiamo a salutare con gioia il ritorno in onda, speriamo imminente,
di una degna protagonista dell'informazione che sempre abbiamo ammirato e
stimato per il suo stile garbato e, al tempo stesso, per la sua determinazione e
semplicità. Bentornata Tiziana, e speriamo davvero che per il Tg1, dopo tanto
buio, possa essere l'inizio di una nuova, vera luce.
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CRONACA IN ROSA Iniziando
il 2011 di Anna Rossini
Benvenuti nel 2011! Dopo l'invasione di astrologia e
oroscopi per cercare di immaginare il nuovo anno -
possibilmente con prospettive positive - ecco a voi quelli
che, secondo Telegiornaliste, saranno i protagonisti dei
prossimi 12 mesi.
Gli studenti e i giovani. Dopo le
manifestazioni di dicembre e il discorso di fine anno del
Presidente Napolitano a loro dedicato, i ventenni dovranno
dimostrare non solo di esistere ma di contare qualcosa nella
società italiana. Riusciranno a farsi ascoltare e ad
ammodernare questo “paese per vecchi”?
Sergio Marchionne, FIAT. Ancora non è chiaro se le
relazioni imprenditore-dipendenti, capitale-lavoro e
industria-sindacati che l'Ad propone verranno estese ad
altri ambiti. Ma la domanda che vale per tutti gli
imprenditori che lavorano in Occidente è: essere competitivi
vuol dire abbassarsi a paghe e sistema produttivo cinesi?
Augusto Minzolini, Tg1. Simbolo con orgoglio del
degrado del giornalismo nostrano. E intanto Reporters
sans frontières colloca l'Italia al 49esimo posto nel
mondo per libertà di stampa, a pari merito col Burkina Faso
e dietro a paesi come Mali, Ghana, Costa Rica e Corea del
Sud.
Garibaldi. Ricorrono i 150 anni dell'Unità
d'Italia. Ricorrono, ma non è chiaro se verranno
festeggiati.
I ragazzi della nazionale di rugby. Mondiali agli
antipodi, in Nuova Zelanda, terra di giocatori senza pari.
In bocca al lupo, e l'augurio di trovare un tifo da far
invidia al calcio.
Le donne. Sarebbe bello vederle protagoniste della
cronaca non da morte e non per storie di sesso. Confidiamo
che il 2011 ci darà grandi soddisfazioni. |
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FORMAT Cristina Quaranta: il poker si fa rosa
di Giuseppe Bosso
Incontriamo questa settimana Cristina Quaranta,
ex velina di Striscia la notizia
(stagione 1995-96) e volto di programmi Mediaset
come Non è la Rai, I guastafeste e
Guida al campionato. Nel 2005 ha
partecipato all'Isola dei famosi. Da
pochi mesi è una delle conduttrici del canale
tematico Poker Italia 24.
Come è iniziata la sua esperienza a
Poker Italia 24?
«Mi sono avvicinata al mondo del poker
semplicemente perché amo tutti i giochi di
carte».
Era appassionata del gioco anche prima di
questa parentesi o ha dovuto necessariamente
apprendere i rudimenti di un campo nuovo per
lei?
«Grazie al mio amico Maurizio Caressa ho
cominciato ad appassionarmi anche di Texas Hold'em.
Ed ora oltre a giocare live, presento due
programmi sul canale Poker italia24».
Il tavolo verde può realmente diventare un
mestiere, oltre che un hobby?
«Credo sia uno sport avvincente e per tutti,
basta giocarci in modo intelligente e senza
esagerare».
Negli anni 90 ha avuto grande visibilità
prima come velina e poi come volto di punta di
Guida al campionato, per poi sparire un
po’dalla scene per dedicarsi alla famiglia:
quali difficoltà ha maggiormente avvertito nel
rientrare in televisione?
«Ho deciso di diventare mamma, avevo già pensato
di fermarmi col mio lavoro perché ritengo che la
famiglia venga sempre e comunque al primo posto.
Non sono una di quelle che fa figli e poi li
molla alle tate, la mia strada è stata lunga e
non così difficile da percorrere».
A Guida al campionato ha lavorato con
Maurizio Mosca. Che ricordo ha di lui?
«Positivo. Una persona davvero gentile e sempre
di buonumore».
Ripensando a quel periodo c’è qualcosa che si
rimprovera, qualche scelta che non avrebbe
voluto compiere?
«Credo di essere stata una ragazza molto
fortunata, ma la cosa più importante è che non
devo ringraziare nessuno. Quel poco che ho avuto
l’ho meritato con serietà, professionalità,
onestà e senza scendere a compromessi».
Secondo lei è vero che le show girl straniere
ostacolano la crescita di quelle italiane o è un
luogo comune?
«Non penso faccia molta differenza, ma è
probabile che per il loro vissuto magari siano
più scaltre di noi».
Nel 2005 ha partecipato all’Isola dei
famosi: è un’esperienza che rifarebbe?
«Sono rientrata in tv nel 2005 proprio grazie a
Giorgio Gori che mi volle nel suo reality. Il
contesto mi faceva orrore, ma come esperienza la
rifarei anche domani!».
Le hanno mai messo il bavaglio?
«A me? Non scherziamo!».
Cosa farà da grande?
«Il mio unico obiettivo è rendere la vita di mia
figlia più serena possibile. Questo è il mio più
grande desiderio nonché un gran lavoro».
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HOT GIRLS L'ospizio
del vizio di Valeria
Scotti
«Di agriturismi qui ce ne sono a centinaia.
Qualcosa mi dovevo pure inventare». E così
Massimo Roghi, professione imprenditore, ha
deciso di dare il via a un nuovo business.
Quella che doveva essere una residenza per
anziani, infatti, è diventata ben presto
un’oasi naturalistica per giovani con annesso
club per scambisti. Questo, e molto di più, è
Piccolo Mondo Nuovo, complesso di villette
nel grossetano.
Come ha spiegato lo stesso Roghi: «Non avendo
avuto un successo commerciale, era seguito un
accordo verbale con l’amministrazione comunale
di Roccastrada per convertire la costruzione in
alloggio per anziani. L’accordo è però saltato
per una serie di motivi, non ultimo quello che
il Comune già dispone di una propria casa di
riposo. Ed è a quel punto ho pensato al parco
naturalistico con locale per scambisti».
Furbo, non c'è che dire.
Inaugurazione prevista tra poco più di un mese
per questo paradiso con tanto di panchine,
barbecue e tavoli, piscine con acqua calda e
fredda per l’amore libero. E poi le serate a
tema: il giovedì dedicato ai bisessuali, dal
venerdì alla domenica gli scambisti e così via.
Non mancheranno 23 camere matrimoniali e
location particolari come la stanza dedicata
al kamasutra, una sorta di palestra con
attrezzi speciali per assumere la posizione
ideale. Altro che ospiti ottuagenari in cerca di
serenità. |
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DONNE L'ultima
battaglia della guerriera di
Pierpaolo Di Paolo
Cinquantaquattro anni e non sentirli. O
quasi. Martina Navratilova,
dominatrice indiscussa del tennis negli anni
80, si è rimessa di nuovo in gioco. Stavolta
non è il prato verde di Wimbledon, dove ha
trionfato ben 9 volte, a raccogliere
l'ennesima sfida della guerriera, ma le
insidiose rocce del Kilimanjaro. La più alta
montagna del continente africano è stata
dunque l'ennesimo avversario della
Navratilova che ha sfidato i suoi 5895 m per
un nobile fine: raccogliere fondi per la
Laureus Sport for Good Foundation, ente
benefico che promuove l'integrazione e
l'assistenza ai poveri.
Stavolta, però, la battaglia è stata
perduta. L'altitudine, lo sforzo fisico,
l'età e forse le sue condizioni di salute si
son rivelate un ostacolo insormontabile
anche per l'immensa Martina che non ha
potuto portare a termine la sua impresa. Al
quarto giorno di scalata, infatti, giunta
quasi a 4500 m, la tenace sportiva ha
abbandonato la spedizione a causa di un
malore. «Non riuscivo più a respirare»,
ha detto sconsolata. Nel febbraio di
quest'anno le è stato diagnosticato un
tumore al seno, ma ciò non le ha tolto la
determinazione e non le ha impedito di
allenarsi tenacemente per prepararsi alla
scalata e portare a termine il suo progetto.
Ricoverata all'ospedale di Nairobi, dove le
è stato diagnosticato un edema polmonare, è
stato però già dimessa. «Martina sta
meglio», assicurano i medici. «Questo
episodio non è legato alle sue condizioni di
salute o al suo allenamento, può capitare a
chi ha poco ossigeno nel sangue. Adesso
starà bene, il ritorno a basse quote elimina
qualunque rischio». Lei intanto è delusa:
«Era tanto che mi preparavo a questo evento.
Non posso fare a meno di pensare che se
quella sera fossi andata a letto senza dir
nulla, forse la mattina dopo non mi sarei
svegliata». La vincitrice di 59
titoli del Grande Slam, una delle
primissime stelle dello sport a fare outing
rivelando al mondo la sua omosessualità, si
è dovuta così arrendere ad un piccolo
tradimento del suo fisico. |
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