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Telegiornaliste anno XXI N. 13 (792) del 9 aprile 2025
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Paola
Motta, ricordo di una collega amata
di Giuseppe Bosso
Dagli esordi sulla stampa locale nella natia Merano
all'approdo al network di
Sky Tg24. Una carriera vissuta all'insegna del rigore e della
serietà ma sempre con garbo e umanità.
Se n'è andata in silenzio, stroncata da un male lancinante,
come in silenzio aveva affrontato la sua lunga carriera giornalistica,
Paola Motta, venuta a mancare nei primi giorni di aprile. Tutti coloro
che l'avevano conosciuta e apprezzata simbolicamente si stringono attorno
all'amato figlio Theo nel momento più terribile e doloroso.
Dolore e sgomento per i colleghi del network, per i quali era
stata da sempre un punto di riferimento e una presenza costante
nella vita sia dei veterani che delle nuove leve che a poco a
poco si sono alternate e inserite in una redazione e in un progetto che
l'aveva impegnata in prima persona fin dal debutto agli albori
del nuovo millennio.
Economia, politica ed esteri, in particolare vicende
della a lei vicina Germania, i suoi punti forti. Sempre all'insegna
dell'approfondimento dettagliato e scrupoloso, ma badando anzitutto
al massimo rispetto dell'interlocutore con cui andava a rapportarsi
in interviste e dibattiti.
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Ilenia
Incoglia, oltre Mare Fuori 5
di Giuseppe Bosso
Abbiamo nuovamente il piacere di incontrare
Ilenia Incoglia, attrice (ma non solo) che in
questi giorni possiamo vedere su
Rai Play, prossimamente su
Rai Due, nella quinta stagione della serie di
grande successo
Mare Fuori.
Bentrovata Ilenia. Cosa ci puoi anticipare della tua
partecipazione alla quinta stagione di Mare Fuori?
«Mi vedrete in tre puntate, dalla sesta all'ottava di questa
stagione. Ci eravamo lasciati in Mare Fuori 4 con la
dolorosa scoperta della gravidanza di mia figlia, l'attrice
Ludovica Cascione e con Matteo Paolillo, Edoardo nella serie
che dopo essersi presentato ai genitori sparisce... quindi
in questa stagione vedremo se avranno questo bambino e se
torneranno insieme o è finita per sempre. Niente spoiler!
Anche questa volta è stata una bellissima esperienza che mi
ha permesso di cimentarmi con un personaggio intenso,
Isabella, una donna che vive un rapporto conflittuale con
sua figlia Teresa che l'ha delusa ma al tempo stesso non
vuole colpevolizzare o allontanare; il mio personaggio è una
madre molto materna che resta affianco a sua figlia sempre».
Com'è nata la tua partecipazione alla serie che negli
anni così tanto successo ha riscontrato?
«Marita
D'Elia la casting mi ha proposta per tre diversi
ruoli e il regista Ivan Silvestrini mi ha scelta per la
madre di Teresa, Isabella Polidori. Quest'anno le scene in
cui ho lavorato anche io sono state girate dalla bravissima
Francesca Amitrano, direttrice della fotografia di Mare
Fuori. Ero molto dispiaciuta del cambio regia, ma
Ludovico Di Martino è stato un degno erede di Ivan, ho visto
le prime puntate ed è stato fatto un ottimo lavoro da parte
di tutti».
Ci eravamo sentiti la prima volta nel 2012, e da allora
molte cose sono cambiate nella tua vita, a
cominciare dalla tua seconda figlia. Come pensi di essere
cambiata rispetto ad allora?
«La vita degli attori è fatta di attese, tante. Sono sempre
appesa a un filo sul versante lavoro, per fortuna il resto
della mia vita invece ha basi molto solide, ho due splendide
figlie che stanno crescendo forti e serene, un marito che
amo e tanti altri progetti e sogni. Sto curando una nuova
ttività imprenditoriale, un orto urbano, un sogno che ho da
sempre, un posto verde in città dove nutrirsi in modo
genuino e fare attività educative e ricreative. Abbiamo
bisogno di nuove generazioni che amino e tutelino il verde.
Più di quanto abbiamo fatto noi».
Successo ma anche polemiche, tra chi afferma che la serie
trasmetta un messaggio negativo soprattutto ai giovanissimi
e chi ritiene sia una ennesima stereotipizzazione dei mali
di Napoli: cosa ne pensi?
«Sinceramente non concordo. In Mare Fuori i ragazzi
che perpetuano nelle scelte negative di violenza e
prevaricazione muoiono, fanno tutti una brutta fine, sotto
terra giovani, cosa ci sarebbe da emulare? Io credo che
tanti parlino senza aver visto la serie. Il messaggio di
amore è molto forte, solo l'amore salva: l'amore per
una figlia come Carmine (Massimiliano Caiazzo); l'amore per
gli animali come Artem, Pino o per la musica come Domenico
Cuomo, Gianni. Le figure degli educatori, le direttrici, il
capitano... sono meravigliose, continuano a perdonare,
spronare e sostenere i ragazzi, credono nella loro salvezza
e mettono le vite dei ragazzi persino prima della loro, come
Carmine Recano, il Capitano».
Inevitabile parlare dell'emergenza bradisismo che sta
coinvolgendo Napoli da ormai qualche mese. Come stai vivendo
questo momento e quali sono le tue preoccupazioni legate a
questa situazione?
«È tutto molto surreale, dopo la scossa più forte, dicono
4.4, ho i muri crepati in casa. Mantengo la calma perché ho
due figlie e non si risolve molto con il panico. Tra Vesuvio e
Campi Flegrei, viviamo su una polveriera, ma da milioni di
anni; se restiamo è anche perché Napoli è il posto più bello
al mondo; io ne sono follemente innamorata. Io non vorrei
vivere altrove, ho viaggiato molto e anche vissuto in altre
città, ma a Napoli non ci sono solo nata, la scelgo ogni
giorno ed è qui che voglio crescere le mie figlie e
invecchiare».
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Miss
Bee, nuova protagonista
di Silvestra Sorbera
La scrittrice siciliana
Alessia
Gazzola non finisce mai di stupire i suoi
lettori.
Dopo la serie di libri su Alice Allevi e su Costanza
(da entrambe sono state prodotte delle
serie tv Rai), ricordiamo Miss Bee.
La serie è attualmente composta da tre libri, e chissà se
anche Beatrice, questa nuova protagonista femminile, non
avrà un volto per il piccolo schermo.
Londra, 1924. La ventenne Beatrice Bernabò, detta
Miss Bee, si è trasferita nella capitale inglese al
seguito del padre Leonida, docente di Italianistica
all'Università. Il mandato del padre gode della protezione
dell'ambasciatore italiano nel Regno Unito. Invitata a cena
dalla nobile dirimpettaia, Mrs. Ashbury – vedova e madre
di un unico e affascinante figlio, il conturbante Christopher
detto Kit – Beatrice si trova suo malgrado in mezzo a un
giallo che è al contempo un triangolo amoroso: se
non è colpevole l'uno, lo è l'altro.
Ma lei di chi è innamorata, dell'uno o dell'altro?
Ambientata nel mondo patinato e decadente dell'aristocrazia
britannica al risveglio dall'incubo della
Prima guerra mondiale, tra seducenti visconti e
detective che sognano di tagliar loro la testa come
nella rivoluzione francese, questa avventura di Miss Bee
è una frizzante e incantevole combinazione di
suggestioni, da Agatha Christie a Downton Abbey,
dai romanzi di Frances Hodgson Burnett fino a
Bridgerton. |
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