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Telegiornaliste anno XX N. 22 (769) del 18 settembre 2024
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Maria Romana Barraco, Tgcom arrivo e partenza
di Giuseppe Bosso
Ormai volto familiare agli spettatori di
Tgcom 24, Maria Romana Barraco ci racconta la sua storia, le sue
aspirazioni e le sue prospettive.
Come sei arrivata a Tgcom 24?
«Veramente per caso, mi hanno chiamato per un provino e mi hanno affidato
poi le conduzioni. Ricordo
ancora la prima volta che ho messo piede nello studio, è stata veramente una
grandissima emozione».
Approdare a un network di rilievo nazionale è stato un punto di arrivo
per il tuo percorso?
«Direi di arrivo e di partenza insieme! Sicuramente dopo tanti anni di
lavoro, impegni e sacrifici, avere la possibilità di lavorare per una
azienda così prestigiosa e con un ruolo così importante è stata una
grandissima soddisfazione. Ma la sfida è appena cominciata! Mi piace pensare
che ogni percorso professionale debba porsi sempre continue sfide e continui
obiettivi, non smetto quindi di impegnarmi giorno dopo giorno per continuare
a crescere professionalmente e fare tante esperienze interessanti per la mia
carriera».
Hai spaziato dalla cronaca bianca alle notizie di intrattenimento agli
eventi da moderatrice: come riesci a districarti tra tanti settori così
distinti?
«Di questo lavoro amo proprio le tante sfaccettature delle storie che si
possono raccontare. Le notizie hanno pari dignità e fare informazione
significa anche farsi “strumento” per arrivare al pubblico con chiarezza,
efficacia e oggettività. Lo trovo molto stimolante… non ci si annoia mai».
Sei anche tu impegnata in iniziative contro la violenza sulle donne come
molte tue colleghe, e se sì quali?
«Sì, il tema mi tocca molto, sia come donna che come giornalista. Oltre alla
divulgazione e alla sensibilizzazione attraverso le attività del mio lavoro,
mi impegno ogni giorno nelle piccole grandi battaglie quotidiane che dal mio
punto di vista possono fare una grande differenza. Mi spiego meglio,
accorgerci di cadere spesso anche inconsapevolmente in pregiudizi sessisti
radicati nella nostra cultura (e correggerli) è già un grandissimo passo
avanti. Un esempio? Quando si sente una notizia che cita il Presidente Joe
Biden e Kamala… come se fosse una figura meno importante, privata della sua
autorità assieme al cognome. O ancora, non credo che a nessuno verrebbe mai
in mente di chiamare Luca Parmitano Astropapà, quando invece molti
giornali titolano ancora Astromamma parlando di Samanta
Cristoforetti…».
Secondo te il progresso tecnologico va a un ritmo più veloce della
capacità di recepimento e adeguamento di voi attori del mondo della
comunicazione?
«Penso che la tecnologia sia, appunto, uno strumento a nostra disposizione e
che sta a noi decidere e dosare come e quanto applicarlo. Nel mondo
dell’informazione televisiva, ad esempio, è sicuramente un grande alleato:
per noi giornalisti televisivi alcuni strumenti sono davvero fondamentali».
Cosa farà Maria Romana Barraco da grande?
«Non riesco a immaginarmi in un contesto diverso da quello giornalistico,
televisivo e radiofonico. Non smetterò di avere a che fare con il mondo
della comunicazione, insomma, chissà in quale meravigliosa prossima
avventura!».
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Ilaria Lombardi, trasmettere emozioni
di Giuseppe Bosso
Da figurante a parte attiva di uno storico programma di
Raidue come
I Fatti Vostri, abbiamo il piacere di
incontrare Ilaria Lombardi.
La vedremo anche quest’autunno a I Fatti Vostri?
«Sì, è un onore per me far parte di questo gruppo».
Com’è nata e come si è sviluppata finora la sua
esperienza al contenitore mattutino di Raidue?
«Non lo definirei contenitore, ma caleidoscopio, al cui
interno armonizzano i vari fatti quotidiani. Tutto inizia
con un classico provino per figuranti, per poi diventare
valletta».
Non trova però che questa definizione sia piuttosto
anacronistica?
«Se intende nel senso di ‘ragazza immagine’ fine a sé stessa
concordo, ma non è certo il mio caso: ho un ruolo ben
definito, interagisco con il cast, sono più un supporto che
una figura, che è parte attiva. Partecipo al gioco nel corso
del quale recito poesie scritte da me e da un carissimo
amico scrittore. In questo contesto ho voluto inserire un
piccolo pezzo di me per raccontare chi sono».
Che rapporto ha creato con i suoi compagni di viaggio,
compreso quel deus ex machina chiamato Michele Guardì?
«Ne ho conosciuti molti di compagni di viaggio nel tempo,
Guardì sa scegliere le persone giuste ed accordarle come una
piccola orchestra. Mi sono sempre trovata bene, anche a
distanza di anni è rimasto un rapporto di stima e amicizia
con Manuela Aureli e Samantha Togni, per dirne un paio.
Guardì, un gentiluomo d’altri tempi, schietto e preciso, è
la storia della televisione italiana. Lo considero un padre
acquisito».
Non si sente sminuita nei pochi spazi che occupa?
«No, penso sempre che sia la qualità e non la quantità di
spazio a fare la differenza. Ho fatto modo che pur entrando
in un contesto di gioco tramite la poesia si potesse
inserire uno spazio artistico, un intermezzo per trasmettere
emozioni in modo scherzoso ma profondo».
C’è spazio per la poesia nella nostra epoca?
Sì, e anzi proprio in questo periodo così veloce e
tecnologico la poesia ci riporta con i piedi per terra, al
vero sentimento dell’individuo.
Oltre a essere personaggio televisivo molto apprezzato,
chi è Ilaria Lombardi?
«Tante cose (ride, ndr), sono una ragazza che ama lo sport
(ho fatto nuoto a livello agonistico, corro…) e i bambini,
ma anzitutto amo recitare, cantare, fare qualcosa che
trasmetta emozioni alle persone, e i bambini sanno
emozionarsi facilmente, ma sono molto diretti».
Cosa farà Ilaria da grande?
«La cosa che mi piacerebbe tanto, e studio per farlo, è
recitare, sto studiando per questo con Maria Pagano. Ma il
vero sogno è condurre I Fatti Vostri».
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Martina
Caironi e il suo medagliere
di Silvestra Sorbera
Tante le atlete paraolimpioniche che hanno avuto grandi
successi; tra queste
Martina Caironi vincitrice di tre medaglie d'oro
e quattro d'argento. Corre con una protesi fissata
alla gamba sinistra, dopo aver subito l'amputazione
della stessa in seguito a un incidente in moto avvenuto
nella notte tra l'1 e il 2 novembre 2007, quando aveva solo
diciotto anni e stava tornando da una festa in motorino,
quando un'auto l'ha investita schiacciandole la gamba.
In diverse interviste ha raccontato che un suo grande modello
è stato Oscar Pistorius, visto per la prima volta a un
convegno, è subito diventato un punto di riferimento
della sua vita dopo l'incidente.
Nel 2012 diventa campionessa paraolimpica ai Giochi di
Londra nei 100 metri piani, mentre l'anno successivo ottiene
due ori, nei 100 metri piani e nel salto in lungo, ai
Mondiali paraolimpici di Lione.
Nel 2015 a Nembro, correndo per le Fiamme Gialle,
ottiene il suo primo record mondiale nei 100 metri piani.
Nel 2016, alle Paraolimpiadi di Rio de Janeiro,
conquista nuovamente l'oro nei 100 metri piani ed arriva anche
seconda nel salto in lungo. Partecipa ancora alle Paraolimpiadi
di Tokyo 2020, rimandate a causa del COVID-19, dove
conquista due medaglie d'argento.
Tre anni dopo prende parte anche alle Paraolimpiadi di Parigi,
arrivando nuovamente seconda nel salto in lungo e
conquistando la medaglia d'oro nei 100 metri piani per la
terza volta in carriera.
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