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Telegiornaliste anno XX N. 11 (758) del 20 marzo 2024
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Alessandra Tropiano, basket e nuvole
di Giuseppe Bosso
Volto di Sky Tg24
per il meteo e content creator per la Lega Basket Serie A, incontriamo
Alessandra Tropiano.
Lei e il meteo, un incrocio casuale o voluto?
«Lo definirei un fortunato incontro casuale. Ero in cerca di un nuovo
impiego dopo la fine del contratto di sostituzione estiva a SkyTg24 e mi
sono “buttata” in un ambito che mi era sconosciuto ma forte della mia
esperienza televisiva pregressa. Grazie al team di
3B
Meteo, che mi ha formato, ora “mastico” bene la materia, che è
diventata parte integrante delle mie giornate, anche non lavorative.
Insomma, come gli altri meteorologi, vivo sempre un po’ tra le nuvole…».
Lo spazio che cura è qualcosa che un domani potrebbe venire affidato
a un’intelligenza artificiale: stiamo davvero avvicinandoci a scenari
come quelli descritti da pellicole come Terminator?
«Non credo arriveremo mai a scenari simili, ma l’intelligenza
artificiale sarà sempre più parte integrante della nostra quotidianità.
Attualmente, con
iLMeteo, stiamo testando un servizio di previsioni a breve
termine utilizzando proprio l’AI: che dire, ci azzecca! Sono convinta
che possa essere uno strumento molto utile, se non fondamentale, in
futuro, unito però all’insostituibile lavoro dell’uomo».
“Non chiedetemi se domani piove”, scrive sulla sua pagina
Instagram, ma innegabilmente il meteo di oggi è un pensiero legato a
doppio filo alle problematiche connesse ai cambiamenti climatici, con
esiti anche tragici come purtroppo alcuni eventi che hanno colpito
l’Italia degli ultimi mesi dimostrano: percepisce queste sensazioni dal
filo diretto con gli spettatori?
«Il claim che si legge nella mia bio di instagram è ovviamente ironico,
dato che molte persone per attaccare bottone mi chiedono sempre
informazioni sul meteo. La meteorologia, al giorno d’oggi, sta assumendo
un ruolo sempre più centrale e importante visto il forte legame con il
cambiamento climatico in atto: predire fenomeni estremi come quelli a
cui purtroppo assistiamo ormai di frequente è da un lato sempre più
necessario, dall’altro sempre più difficile. Nonostante gli effetti del
cambiamento climatico siano ormai innegabilmente sotto i nostri occhi,
noto anche sui miei profili social o nei commenti di qualche
telespettatore che la questione da una parte di popolazione non viene
ancora presa sul serio: è fondamentale per me sensibilizzare sul tema
chi ancora è scettico o rimane indifferente a tematiche urgenti come il
cambiamento climatico. Con SkyTG24, penso, facciamo un ottimo lavoro di
approfondimento e sensibilizzazione a riguardo, proprio perché la
responsabilità sta anche al singolo: anche i piccoli gesti possono
essere d’aiuto per cercare di “tamponare” una situazione che sta
avanzando a grandi passi verso un punto di non ritorno. Dall’altro lato,
però, vedo forte interesse e voglia di agire, specialmente da parte dei
giovani, con cui a volte chiacchiero volentieri sul tema (non abbiate
paura a dirmi la vostra anche sui social, mi piacciono molto i confronti
costruttivi), quindi insomma un barlume di speranza c’è!».
Passando all’altro suo impegno, legato al basket, che sensazioni le
ha dato la recente esperienza delle finali della Coppa Italia che ha
seguito?
«La Coppa Italia che abbiamo appena vissuto è sicuramente passata alla
storia per Napoli, che ha alzato il trofeo dopo 18 anni, ma anche per
noi di Lega
Basket. È stata un’edizione di grande successo, abbiamo superato
i numeri e la qualità della precedente (cosa non facile), e ci siamo
portati a casa anche una bella storia da raccontare e ricordare. Le
sensazioni sono un po’ sempre quelle: l’adrenalina, lo stress (con due o
più partite al giorno c’è da correre più che in palestra, garantisco!),
la stanchezza ma anche la soddisfazione a fine partita, quando il rumore
assordante del pubblico lascia spazio al silenzio e le luci sul campo di
gioco si spengono. Insomma, è un po’ come un viaggio sulle montagne
russe».
Il basket come altre discipline sportive, in termini di spazio
mediatico, sta progressivamente conquistando maggiore attenzione
rispetto al calcio, secondo lei, tenuto conto anche del successo di
atleti italiani come Sinner negli ultimi tempi?
«Sì, nonostante penso il calcio sia e rimarrà la “religione” nel nostro
Paese, è bello vedere come gli altri sport, anche grazie ai successi dei
propri atleti, si stiano facendo largo. L’ascesa del basket in Italia è
anche dovuta a un livello di gioco sempre più alto, complice l’arrivo di
atleti dall’NBA o da campionati europei di alto livello, che rendono il
nostro sport sempre più spettacolare e quindi appetibile da parte di un
pubblico più ampio. Anche i valori che il basket naturalmente racchiude
in sé e trasmette contribuiscono a metterlo in luce in un mondo, come
quello di oggi, in cui c’è maggiore attenzione a tematiche sociali».
I suoi prossimi impegni e le sue aspettative?
«Arrivo da un periodo abbastanza pesante tra Coppa Italia e Sky, quindi
tra i miei impegni in agenda c’è anche quello di riposarmi. Per il
resto, voglio continuare a dare il massimo nel mio lavoro e vedere cosa
la vita mi riserverà. Di per certo, nel mio prossimo futuro, ci sono i
playoff! E ho la sensazione che, come in Coppa Italia, ci potremmo
divertire».
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Federica
ricomincia da (Mattino) 4
di Giuseppe Bosso
Federica Panicucci raddoppia e a
Mattino Cinque News aggiunge
Mattino 4, con Roberto Poletti; la
notizia ha fatto molto scalpore.
Certo è che la fascia mattutina si arricchisce di una
ulteriore striscia, che va ad occupare la fascia
oraria delle 11, in diretta concorrenza interna con
Forum di Barbara
Palombelli e con quella Rai targata Storie
Italiane e I fatti vostri.
Al tempo stesso si può parlare di una quarta,
simbolica, fase del percorso artistico della
conduttrice originaria di Cecina, che così possiamo
simbolicamente suddividere.
L’ascesa. Gli inizi da ‘centralinista’ alla
storica trasmissione di Raiuno Portobello
condotta da Enzo Tortora e da ‘hostess’ ne
Il Gioco delle coppie con Marco Predolin
sono il trampolino di lancio per una ragazza che nella
decade degli anni ’90 si afferma come frizzante e
spigliato volto giovane di Italia 1, con programmi
musicali e di intrattenimento come Unomania
e, per tre estati, conduttrice dello storico
Festivalbar in coppia con un altrettanto allora in
ascesa Amadeus. Il sorriso smagliante, la
parlantina sciolta e i lunghissimi capelli (che
alla fine, nell’autunno 1997, deciderà di
accorciare) diventano i suoi tratti salienti.
La crescita. Con il nuovo millennio Federica
Panicucci decide che è venuta anche l’ora di puntare su
un target più consolidato di quello dei giovanissimi; da
Mediaset trasloca in Rai, dove si cimenta nella
conduzione di trasmissioni che all’epoca si vanno
progressivamente ad affermare nel panorama catodico
italiano, come il game show Scherzi d’amore
e la trasmissione che vuole essere la diretta risposta
di Viale Mazzini a Zelig, Bulldozer,
in duo con Dario Vergassola. Ma questa fase non
lascerà una significativa traccia così come non sarà
d’impatto il ritorno a casa Mediaset nel 2006 con il
controverso La pupa e il secchione.
La maturità. Nel 2009 la svolta, dove la
ragazza di Cecina dimostra di essere finalmente diventata
una padrona di casa garbata e posata, con la prima
edizione di Mattino Cinque. Mediaset punta
forte su di lei, tanto da affidarle quasi con regolarità la
conduzione dei tradizionali appuntamenti del Concerto
di Natale e del Capodanno di Canale 5.
Il nuovo inizio. E arriviamo ad oggi, a questa nuova
avventura che ha preso il via l’11 marzo. Ai posteri e ai
telespettatori l’ardua sentenza: una Panicucci sdoppiata
nella stessa fascia oraria tra due diverse trasmissioni
piacerà? Certo è che comunque il pubblico negli anni ha
saputo sempre apprezzare la versatilità di una
conduttrice che non si è mai tirata indietro quando
ha dovuto iniziare un nuovo percorso, come abbiamo
sintetizzato.
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Mariaclotilde
Adosini: campionessa italiana di fair play
di Antonia del Sambro
Nei giorni scorsi, a Firenze, durante un evento pubblico
al quale è stata invitata, Mariaclotilde Adosini ha
spiegato il bel gesto di sportività compiuto lo scorso
febbraio in Coppa del Mondo Under 20 a Beauvais.
La sportiva ventenne che fa Spada presso la
Polisportiva Scherma di Bergamo, durante gli scorsi mondiali
under 20, aveva vinto la propria gara contro la
francese Juliette Baudinot ma dato che la conquista
risultava essere causa di una svista arbitrale, la
Adosini, sotto gli occhi di un pubblico francese esterrefatto
e incredulo, ha accettato di ripetere l’intero
confronto sportivo. Questa volta perdendo.
Un gesto di fair play che nessuno aveva visto mai in
Francia, tantomeno da parte di una giovanissima atleta
straniera. E quando a Firenze, sul palco della
manifestazione, le è stato chiesto perché avesse voluto
ripetere la propria gara che la vedeva già vittoriosa,
Mariaclotilde ha risposto: “Nel mondiale in Francia ho deciso
di tornare in pedana perché, fin da piccola, la scherma mi ha
insegnato dei valori tra cui il rispetto dell’avversario e la
lealtà”.
Nobilissimo gesto questo della Adosini che non è
passato inosservato in Italia e che le è valso i
complimenti del presidente del Coni, Malagò, a nome anche
del Governo italiano e la targa fair play a Monza.
Intanto Mariaclotilde continua ad allenarsi in vista
degli Europei e dei Mondiali di Scherma e
studia per realizzare il suo sogno nel cassetto più bello:
diventare una neurochirurga. Viva la meglio gioventù
del nostro Paese.
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