Archivio
Telegiornaliste anno XIV N. 10 (557) del 14 marzo 2018
indice della pagina:
Tgiste |
Tutto TV |
Donne |
TGISTE
Emma
D’Aquino: le tante sfaccettature del giornalismo
di Giuseppe Bosso
Abbiamo nuovamente il piacere di intervistare
Emma D’Aquino, volto del
Tg1.
Arrivare alla conduzione dell’edizione della prima serata del Tg1 per
te è stato un punto d’arrivo o un nuovo inizio?
«Sono oltre sei anni ormai, per me ha rappresentato il coronamento di un
lavoro che in Rai è iniziato nel 1997, in cui ho fatto davvero di tutto.
Inviata di cronaca, ho seguito i processi di casi giudiziari mediatici
come il delitto di Meredith Kercher, quello di Cogne. Sono stata
testimone di un evento tragico come l’attentato alle Torri Gemelle… e
insomma l’elenco sarebbe lungo. Poi la conduzione del principale Tg
nazionale, una scelta del mio ex Direttore Mario Orfeo che ringrazio.
Ti senti più a tuo agio seduta alla scrivania o in giro come inviata?
«Il giornalista deve sentirsi addosso tutte le vesti, anzitutto il
nostro lavoro è raccontare, rappresentare i fatti, quello che vediamo. A
novembre scorso c’è stato l’attentato alla pista ciclabile di New York
che ho potuto documentare nell’immediatezza; è un esempio di come
intendo il giornalismo; ci sono tante sfaccettature, tanti aspetti, la
conduzione è uno di questi».
Lo scorso autunno hai presentato l’evento Women for Women against
violence. Le tue sensazioni e cosa pensi di questi eventi?
«Sì, è un evento che è alla terza edizione, nato per aiutare le donne
vittime di violenza, ma anche quelle che affrontano una situazione
difficile come malattie gravi come il cancro; sono due forme diverse ma
ugualmente terribili di violenza che colpiscono le donne e che
richiedono in entrambi i casi sostegno e aiuto. Ogni anno individuiamo
un paio di associazioni che aiutano le donne, raccogliendo fondi anche
con l’aiuto di amici e amiche che partecipano molto volentieri.
Prestiamo la nostra faccia, il nostro tempo, sperando di contribuire ad
una causa superiore e nobile.. Per fortuna ci sono sempre state
tantissime persone amiche che hanno partecipato, attori come Barbara De
Rossi, Alessio Boni, colleghi e colleghe…».
Con Alberto Matano hai partecipato a Ballando con le stelle in
veste di opinionista: i tuoi ricordi di quella esperienza.
«Direi più commentatrice che opinionista; esperienza divertente che
abbiamo affrontato con curiosità e simpatia, nel commentare le
performance dei concorrenti e gli interventi dei giurati; per due
edizioni ci siamo molto divertiti, nell’uscire una volta tanto
dall’atmosfera ‘seriosa’ del Tg, Alberto e io siamo amici da tanti anni
e abbiamo partecipato davvero volentieri».
Ti abbiamo vista a Sanremo con il grande Claudio Baglioni...
«Un bellissimo regalo della Direzione di Rai Uno, un riconoscimento al
mio lavoro all’interno di una redazione come quella del Tg1. Essere
stata chiamata a partecipare insieme a
Franca Leosini e
Federica Sciarelli, in un’edizione
del Festival per me tra le più belle degli ultimi anni è stato un onore…
e poi che emozione essere accanto a Baglioni, scherzare con lui,
cantare... davvero un regalo».
Ci siamo incontrati per la prima
volta 10 anni fa: come pensi di essere cambiata in questo decennio?
«Il tempo ci cambia, nell’aspetto, purtroppo – ride, ndr – ma
soprattutto nello spirito. Cambia il modo di vedere le cose, di
valutarle, di raccontarle. C’è un percorso di maturazione che è
inevitabile e guai se non fosse cosi, voglio dire, se il tempo passasse
inutilmente, senza lasciare un segno. Ho certamente una consapevolezza
diversa, di me stessa, del mio lavoro. Mi porto dietro un bagaglio
comunque positivo questo posso dirlo con certezza». |
indice della pagina:
Tgiste |
Tutto TV |
Donne |
TUTTO TV Il
coraggio di Nadia Toffa
di Silvestra Sorbera
Lo scorso anno la iena Nadia Toffa
aveva avuto un malore in albergo: poi, sulla sua
salute, a più riprese, sono circolate tante voci.
La notizia ufficiale è stata data proprio dalla
diretta interessata che alle
Iene ha annunciato di aver avuto un tumore
e di averlo sconfitto.
Il suo coraggio è diventato virale, ma come
sempre gli attacchi non sono mancati.
Un personaggio pubblico, volto di un programma famoso
come quello della Iene non poteva restare certo
inosservato, e in tantissimi hanno scritto e commentato
sui social.
In molti le hanno fatto gli auguri per la guarigione;
altri si sono stupiti della malattia e dell'iter
seguito, altri ancora hanno considerato la vicenda della
Toffa finalizzata esclusivamente all'audience.
Sicuramente la malattia tumorale oggi è quanto mai all'ordine
del giorno, e sapere che qualcuno riesce a
sconfiggerla dovrebbe essere una notizia più che
positiva.
Nadia Toffa ad ogni modo ha ripreso il suo lavoro a pieno
ritmo e adesso sembra essere in corsa con la conduttrice
di Forum
Barbara Palombelli per la nuova edizione del
Grande Fratello.
|
indice della pagina:
Tgiste |
Tutto TV |
Donne |
DONNE
Sharon
Stone, diva senza età di Giuseppe Bosso
60 anni e non sentirli, e non è un modo di dire. Nell'immaginario
collettivo rimarrà sempre la sensuale e diabolica
Catherine Tramell di Basic Instinct, ma
sarebbe davvero riduttivo limitare la folgorante carriera di
Sharon Stone a quel ruolo, per quanto indimenticabile.
Nata in Pennsylvania da una famiglia di origini
irlandesi, fin da giovanissima mostra grandi aspirazioni,
vincendo concorsi di bellezza che dalla sua terra natia
la portano a New York dove diventa ben presto affermata
modella.
Dalle passerelle ai set il passo è breve, sebbene
inizialmente si tratti di quelli di piccole campagne
pubblicitarie, che però la fanno notare da Woody Allen,
che le offre il suo primo ruolo in Stardust Memories,
1980.
Quattro anni dopo sembra essere destinata ad essere il volto
femminile del secondo capitolo della saga
Indiana Jones al fianco di Harrison Ford, ma il
regista Steven Spielberg alla fine propenderà per
un'altra giovane emergente attrice con un passato da modella,
Kate Capshaw, futura moglie dello stesso regista.
Poco male, visto che per Sharon il destino ha in serbo
grandi cose: dopo una serie di altri ruoli di poco
spessore, la svolta arriva all'inizio degli anni '90,
quando recita al fianco di Arnold Schwarzenegger in
Atto di forza, che le regala grande visibilità e la
possibilità di posare per Playboy. Un grave incidente
stradale la costringe ai box per molti mesi, ma il successo
è dietro l'angolo grazie, appunto, a Basic Instinct;
inizialmente il ruolo della enigmatica Tramell sembra destinato
alla più esperta Geena Davis, che però rinuncia per le
troppe scene osé, dando così il via libera alla ormai lanciata
Sharon Stone, che stupisce il pubblico di tutto il mondo con la
ormai celeberrima scena dell'interrogatorio con gambe
accavallate.
Per quell'interpretazione la Stone ottiene una nomination al
Golden Globe; negli anni successivi lavora al fianco di grandi
divi come Gene Hackmann, Sylvester Stallone,
Richard Gere e due giovanissimi e ancora poco conosciuti
Leonardo Di Caprio e Russel Crowe, spaziando dal
thriller all'action, dal western al
drammatico.
Nel nuovo millennio, tuttavia, la sua parabola conosce
un momento di appannamento, anche a causa di problemi di
salute - nel 2001 rischia addirittura la vita a causa di un
aneurisma -che per qualche anno la tengono lontana dai set.
La rinascita nel 2003 quando la vediamo anche sul
palcoscenico dell'Ariston a Sanremo. Affianca Halle
Berry in Catwoman e si rivela anche ottima
interprete di serie televisive di successo come
The Practice e Law & Order vittime speciali.
Nel 2006 torna nuovamente a vestire i panni della
diabolica Tramell nel seguito di Basic Instinct,
che però si rivela un flop, tanto che viene insignita
del poco ambito Razzie Award.
Malgrado questo scivolone, la carriera dell'attrice ha saputo
proseguire brillantemente; Pupi Avati l'ha voluta nel
cast di Un ragazzo d'oro accanto a divi nostrani
come Riccardo Scamarcio e Cristiana Capotondi; è
stata presidente degli Stati Uniti in Mothers and
Daughters e nuovamente protagonista di una serie di
successo come Agent X.
Una sola candidatura agli Oscar, nel 1996 per
Casinò; una vita privata, da buona star
hollywoodiana, alquanto movimentata, con due divorzi,
tre figli adottivi, senza dimenticare l'impegno
politico e sociale che la vede attiva sostenitrice dei
diritti gay; una vera diva a 360° che il passare
del tempo non ha certo scalfito. |
indice della pagina:
Tgiste |
Tutto TV |
Donne |
|