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Telegiornaliste anno IX N. 2 (346) del 14 gennaio 2013
 
	
		
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			| TGISTE Silvia 
Crivella: tra stampa e tv 
di Giuseppe Bosso 
 Incontriamo
Silvia Crivella, attualmente in forza al settimanale Nuovo di 
Riccardo Signoretti – Cairo Editore – in passato volto Mediaset.
 
 Quando inizia la tua carriera da giornalista?
 «Nel 2001. Stavo finendo l'università - Scienze politiche - e ho deciso di 
verificare se il giornalismo fosse davvero la strada per me. Così, ho iniziato a 
collaborare per un giornale locale, La Gazzetta della Martesana, che 
copre la zona dell'est milanese. Credo che la cronaca locale sia un'ottima 
palestra per chi comincia questo lavoro».
 
 Come sei arrivata a Mediaset?
 «A Mediaset sono arrivata nel 2004. Avevo mandato un cv all'ufficio del 
personale e, dopo un paio di colloqui, mi offrirono di fare uno stage al Tg4. 
Cominciare dalla redazione di Emilio Fede non era uno scherzo, ma ho imparato 
tanto. È stato lì che mi sono innamorata definitivamente del video. Poi, 
nell'estate 2005 sono approdata a Studio Aperto».
 
 Il servizio o l'esperienza che più ti ha impegnata?
 «Non saprei, ogni servizio richiede il suo sforzo e la giusta dose di 
concentrazione. Di certo ricordo Lucignolo, prima con
Mario Giordano e nell'ultimo anno con Claudio Brachino, come un'esperienza 
molto intensa, che non si limitava al solo ruolo da inviata, dato che spesso 
giravamo i servizi assieme a personaggi famosi. Lavoravamo senza sosta per tutta 
la stagione, alla fine eravamo esausti ma in quel periodo si creava un 
bellissimo spirito di squadra».
 
 Dalla tv alla carta stampata: se te ne capitasse l'occasione, torneresti in 
video?
 «Ho fatto spesso avanti-indietro. Anche quando lavoravo a Mediaset, ho spesso 
collaborato con il quotidiano Libero. Non so cosa farò in futuro, però 
non escludo il video. Il giornalismo è giornalismo, ovunque lo si faccia. Credo 
che avere l'opportunità di cambiare offra l'occasione di crescere, personalmente 
e professionalmente».
 
 Di cosa ti vorresti occupare in futuro?
 «Per ora c'è la cronaca rosa e poi, chissà, magari un libro?».
 
 Alla luce della tua esperienza, consiglieresti ai giovanissimi di 
intraprendere questa strada?
 « A me, già nel 2001, molti giornalisti affermati dicevano: lascia stare, il 
giornalismo non è più quello di una volta. Io non li ho ascoltati e sono felice 
di aver seguito la mia strada. Diciamo che chi pensa di fare soldi facili e 
viaggiare tanto forse ha sbagliato mestiere. Posso solo consigliare, a chi è 
deciso a intraprendere questa strada, di armarsi di tanta pazienza e tenacia, 
perché non è un cammino facile, e non sempre si arriva dove si pensava 
all'inizio, però vale la pena percorrerlo e vedere dove vi porterà».
 
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			| NONSOLOMODA Direttamente 
								dal Pitti Uomo
								Two Women in the world e Two Men in the world
								di Francesca Succi 
 Luci, colori, caos, corse in mezzo al traffico. 
								Questa è l’atmosfera nella quale è immersa la 
								Collezione Autunno Inverno 2013 di Two Women in 
								the world e Two Men in the world che è stata 
								presentata a Firenze nel corso di “Pitti 
								Immagine Uomo” 2013.
 
 Fedeli sostenitori del Denim d’autore, i due 
								brand amano, stagione dopo stagione, rinnovare i 
								propri capi, impreziosendoli con un sapore unico 
								ed originale, per rendere unici anche coloro che 
								scelgono di indossarli. La collezione 
								autunno-inverno propone un look decisamente 
								metropolitano che non mancherà di affascinare i 
								veri amanti del denim.
 
 “Pantaloni laminati che evocano le ‘luci della 
								città’, jeans che sembrano aver ‘lottato’ tra la 
								folla di qualche capitale e camicie impreziosite 
								da dettagli di luce per farsi riconoscere anche 
								nel buio delle metropolitane, sono solo alcune 
								delle nuove proposte di questa nuova collezione” 
								sottolinea la stilista Elena Tombai. Una 
								collezione - questa - che assorbe tutto il 
								fascino caotico e suggestivo delle grandi città, 
								animate in ogni angolo da vivaci e colorati 
								murales.
 
 Dietro la scelta di un determinato bottone, 
								cucitura, lavaggio c’è sempre un lavoro di 
								ricerca, di confronto, mai scontato o banale, 
								perché la forza dei grandi capi sta nel non 
								lasciare niente al caso. Oramai un punto di 
								forza. Un paradigma imprescindibile anche per 
								quest’ultima collezione, pensata per una donna e 
								un uomo che affrontano con grinta e dinamicità 
								il caos della modernità senza rinunciare al 
								dettaglio fashion. Non passare inosservati, ma 
								farlo con stile, sarà l’obiettivo dei capi Two 
								Women in the world e Two Men in the world anche 
								per il prossimo autunno-inverno.
 
 Donne e uomini che leggete, prendete appunti!
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			| TUTTO TV Telegiubando: 
								la tv secondo Giubo.
								Il terremoto e i giovani: l'Emilia che si rialza
								di Giuseppe Bosso 
 Non solo musica, non solo show e frivolezze: 
								la missione di
								Mtv 
								è raccontare il mondo dei giovani nella vita di 
								tutti i giorni, in bene e in male.
 
 E anche stavolta il network che dalla Grande 
								Mela si è affacciato, sullo scorcio degli 
								anni'90 anche nel nostro Paese, non ha voluto 
								essere da meno, andando a scovare in una 
								terra tragicamente colpita lo scorso anno la 
								voglia di rinascita che, ovviamente, vede in 
								prima fila i giovanissimi.
 
 La mia vita dopo il terremoto, in onda a 
								partire dal 14 gennaio tutti i giorni, è la 
								storia di Doina, Eugenio, Luca e Matteo: dopo il 
								sisma che ha colpito l'Emilia Romagna nella 
								scorsa primavera i quattro intraprendenti 
								ragazzi hanno creato una web radio,
								
								Radio Emilia 5.9, per raccontare al mondo 
								del web come i loro coetanei hanno vissuto la 
								tragedia e come stanno - ancora adesso - pian 
								piano tornando ad una normalità che il 
								dolore sembrava aver cancellato.
 
 Il progetto è giunto alle orecchie dei vertici 
								italiani di Mtv, che non si sono lasciati 
								sfuggire l'occasione di coinvolgere la loro 
								emittente; il risultato sono venti puntate 
								in cui i quattro neo imprenditori della 
								comunicazione si alterneranno tra interviste, 
								reportage e inchieste. Per conoscere le loro 
								storie, per sentire cosa hanno da dire, 
								magari anche con una vena polemica, a chi ancora 
								adesso non ha saputo fornire adeguate risposte 
								su una ricostruzione che, come purtroppo da 
								consolidata prassi made in Italy, tarda a 
								venire.
 
 Non possiamo che applaudire al coraggio e alla 
								determinazione di questi giovanissimi che ci 
								confermano come la nuova generazione italiana 
								non è solo quella dei talent show e dei reality; 
								sono ragazzi che vogliono esprimere la loro 
								opinione e che vogliono essere veri 
								protagonisti del domani, non necessariamente 
								nello show business.
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			| PINK NEWS Roma 
								premia le donne e diventa una capitale tutta 
								rosa 
								di Francesca Succi 
 Martedì 8 gennaio, Roma, è diventata per un 
								giorno capitale delle Donne. Capitale di 
								donne madri, donne avvocati, donne medici, 
								donne giornaliste, donne religiose, donne 
								militari. Donne che nella vita non 
								tradiscono la completezza del loro ruolo e lo 
								declinano a 360°, anche a costo di sacrifici, 
								con fantasia e determinazione.
 
 Quello che emerge da una veloce carrellata sulle 
								figure professionali premiate, è l’immagine di 
								una donna dinamica, intellettuale, a volte 
								madre lavoratrice in grado di conciliare più 
								vite.
 
 Sono state tante le categorie coinvolte: 
								Professioni e Ordini; Municipalizzate; 
								Università e Ricerca; Moda; Forze dell’ordine; 
								Integrazione; Imprenditoria e manager; Mondo 
								cattolico; Associazionismo; Tutela delle donne 
								contro la violenza; Sport; Arte, cultura e 
								Spettacolo.
 
 Il Sindaco di Roma Gianni Alemanno e 
								Lavinia Mennuni hanno premiato le 
								settantasei rappresentanti di questi ordini in 
								Campidoglio, grazie alla conduzione della 
								giornalista Rai 
								Cristina Guerra.
 
 Roma Capitale – anche grazie all’impegno 
								costante del Delegato per le Pari Opportunità - 
								è sempre stata molto attiva e 
								sensibile nei confronti delle tematiche 
								legate al mondo femminile, attivandosi su più 
								versanti, anche a fronte di dati che contano dal 
								2008 al 2012, 3798 donne vittime di violenza 
								seguite da Roma Capitale.
 
 Qualche esempio? L’apertura del centro di 
								semiautonomia “Il giardino dei ciliegi”, 
								per accoglienza e ospitalità a donne sole o con 
								figli minori in dimissione dai centri 
								antiviolenza, oppure i centri comunali per donne 
								sole o con figli vittime di violenza (dal 2008 
								al 2012 assistite 2949 donne). Da non 
								dimenticare l’istituzione dell’”SOS Donna 
								h24” servizio che opera 24 ore su 24 per 
								donne che hanno subito violenze, attivo con una 
								semplice telefonata, per fornire protezione e 
								assistenza alle vittime, 849 donne affiancate 
								dal 2010 al 2012.
 
 Dunque è stata una giornata, quella dell’8 
								gennaio, dedicata alle eccellenze nel mondo 
								femminile per una Capitale sempre più 
								Capitale delle Donne!
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			| DONNE Donne 
									con le… gomme 
									di Michela Tortolano 
 Tra i piloti più acclamati e tra le più 
									grintose scuderie compare il tricolore, ma 
									le piste della Formula 1 non sono 
									percorse solo da auto potenti pilotate da 
									uomini…
 Anche le pilotesse riempiono 
									l’orgoglio nazionale, perché tre delle 
									cinque donzelle che hanno percorso a 
									tutto gas le piste in gare internazionali 
									sono del Belpaese.
 
 Il primo debutto femminile è di Maria 
									Teresa De Filippis. Pilotino, 
									così soprannominata, disputa durante la sua 
									carriera quattro Gran Premi, tutti nel 1958. 
									Dieci anni prima inizia a correre in pista 
									per una scommessa con i suoi 
									fratelli, vinta a bordo di una Fiat Topolino 
									500. La sua migliore esibizione è quella del 
									GP del Belgio, alla guida di una Maserati. 
									È ancora legata al mondo della F1 con 
									partecipazioni ufficiali e cariche onorarie. 
									Delle competizioni di oggi dice “…gli 
									stessi piloti sono ridotti a robot. A noi 
									donne piacciono le sfide ma corredate da 
									sentimenti e umanità”.
 
 E un’altra donna che con sentimenti e 
									umanità accresce l’onore italiano è Lella 
									Lombardi, che esordisce in Formula 1 nel 
									1974. Già da bambina manifesta il suo 
									interesse per i motori e l’alta velocità: a 
									nove anni inizia a prendere confidenza con 
									il volante ed a tredici guida 
									l’automobile. Lo spirito è ribelle e 
									tutto per i motori: dice che preferisce 
									avere un incidente piuttosto che 
									innamorarsi! E’ il pilota donna a vantare il 
									maggior numero di partecipazioni in pista 
									correndo in diciassette gran premi. Alla 
									guida della sua vettura March Ford 
									riesce a classificarsi a sette secondi dalla 
									pole position di Niki Lauda.
 
 Ci sono diverse Signore con spiccate 
									capacità velocistiche ed a farci sperare in 
									un ritorno di gloria femminile in F1 c’è 
									oggi una roboante promessa delle piste: la 
									giovane Vittoria Piria, Vicky, che 
									nell’attuale categoria Gp3 sembra 
									essere decisa ad impegnarsi per arrivare a 
									gareggiare ai massimi livelli del podio.
 
 Donne al volante… pericolo costante? 
									Donne e motori… gioie e dolori? Chissà 
									se nei prossimi tempi vedremo sfrecciare 
									ancora qualche lady sui cavalli di una 
									monoposto…
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