L’iconica
Marina Suma
Antonia del Sambro
Sapore di Mare non è stato un
film cult
solo per i ragazzi degli
anni Ottanta. La pellicola
ha fatto
sorridere e innamorare più di una generazione
perché aveva tanti
piani di gradimento ed erano tutti
perfetti:
storia,
ambientazione,
colonna sonora,
dialoghi,
attori.
E tra gli attori, per
presenza scenica e
credibilità del personaggio spiccava una giovanissima e
bellissima
Marina Suma: attrice
napoletana dal
grande talento, Marina nella sua carriera si è aggiudicata
un
David di Donatello e un
Nastro d’Argento
diventando una vera
icona del
cinema italiano.
Ora, a 64 anni, dopo una carriera che l’ha vista in
decine di pellicole e cortometraggi e sul palco dei
maggiori teatri italiani, ha deciso di rimettersi in
gioco in
televisione, in uno dei
reality più
duri e sfinenti di tutto il palinsesto italiano:
L’isola dei famosi.
E Marina famosa lo è per davvero,
icona indiscussa e
amatissima fin dal 1981: il reality in questione è
sempre stato una sorta di
spartiacque tra la
fama
e la
notorietà; c’è chi vi approda essendo
conosciuto a pochi e ne
esce famosissimo; e chi
pur essendo già celebre non riesce a emergere e ne
esce
appannato.
In realtà, il programma è appena
cominciato e nessuno
può ancora sapere cosa succederà alla Suma, se sarà in grado
di sopportare la
fame, la
fatica, la
solitudine, la
convivenza. Quello che è certo è
che il suo “sbarco” sull’isola ha già avuto una miriade di
apprezzamenti, dal
lancio in scioltezza
dall’elicottero, alla
capacità di attrarre simpatie
immediate, al
fisico da ventenne che le stesse
ventenni vere le
invidiano; il tutto condito da una
naturalezza e
semplicità che ne fanno una
grande icona prima ancora che una
grande donna.
Marina è la
rivincita delle donne non più giovanissime ma
sulle quali il tempo sembra non avere sortito quasi nessun
effetto per
voglia di vivere,
cura del corpo,
capacità di appassionarsi ancora a
quello che fa
stare bene e per il quale si è
portati.
E quindi è vero che il reality è appena iniziato e non
sappiamo chi resisterà più a lungo, ma
come si fa a non
tifare spudoratamente per la Suma?