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Intervista a Arianna Ciampoli   Tutte le interviste tutte le interviste
Arianna CiampoliTelegiornaliste anno XI N. 19 (450) del 25 maggio 2015

Arianna Ciampoli.
Vi accompagnerò dentro Expo per tutta l'estate

di Giuseppe Bosso

Da giugno ci terrà compagnia sugli schermi di Rai Uno insieme a Federico Quaranta e Serena Magnanensi in Mezzogiorno Italiano, striscia quotidiana che ci racconterà le giornate dell’Expo a Milano. Ormai volto familiare agli amanti del piccolo schermo, di tutte le età, incontriamo Arianna Ciampoli.

Cosa ti aspetti da questo nuovo impegno?
«Ogni nuova esperienza mi provoca un insieme di sensazioni, emozione curiosità, paura. Sono pronta a partire per questa nuova avventura, vediamo dove porterà».

Quale Expo cercherete di raccontare?
«Ogni giorno cercheremo di far sentire gli spettatori parte viva dell’evento, facendoli idealmente entrare nei padiglioni».

Un evento così importante per il nostro Paese è stato però finora caratterizzato anche da momenti negativi, tra ritardi e disordini: non rischia di restare l’ennesima occasione persa per l’Italia?
«Sento l'Expo come una grande opportunità; l'Italia si fa centro del mondo su un tema vitale come il cibo; è l'occasione per discutere e riflettere sul rapporto che abbiamo con esso, la possibilità di imparare a nutrirci; è l'assurda ingiustizia di un mondo diviso tra chi può permettersi di sprecare, buttare, scegliere cosa mangiare e chi muore perché non ha cibo; è la sfida a non rassegnarsi a questa contraddizione tentando soluzioni. Una sfida per tutti: per noi c'è anche quella organizzativa che ha tirato fuori i nostri tanti limiti; i disordini, quei disordini si chiamano violenza: per me nessuna forma di violenza è accettabile, mai. Riversarla poi sul piccolo baretto milanese o sulle macchine non consente di sentire nessuna ragione pensiero o ideologia: quella è solo violenza. ».

Per te è un ritorno alla tv estiva dopo le tante edizioni di Cominciamo bene con Michele Mirabella: è una palestra per fare esperienza che consiglieresti?
«Mah, non ho riscontrato queste grandi differenze a seconda delle stagioni. L’unica cosa è che ovviamente lavorando in estate devi rinunciare alle vacanze, ma per il resto c’è sempre tanto da imparare anche in inverno, in autunno. Ogni esperienza è un metterti in discussione».

Come molti personaggi hai alle spalle una gavetta iniziata nella tv dei ragazzi: cosa ha rappresentato per te quell’esperienza?
«Sì, tv dei ragazzi in Rai e nell’ex Telemontecarlo (oggi La 7, ndr) ma non dimentico anche 1 x 1, il programma dedicato agli adolescenti che ho condotto per quattro anni su Tv2000: è stata una bellissima esperienza in cui ho potuto confrontarmi con una fascia di età che mi ha sempre incuriosita, che forse la tv un po’ tende a snobbare o a limitare; invece in quell’occasione abbiamo potuto toccare davvero tutti gli argomenti possibili e immaginabili, dall’amore all’attualità. Così come Revolution, altro programma con tanti ragazzi in studio. Lavorare con i più piccoli è sempre una grande gioia, anche se mi rammarica che quella ‘tv dei ragazzi’ di un tempo, che rappresentava Solletico, il programma che condussi tra la fine del 1999 e inizio 2000, sia sparita per lasciare il posto ai vari canali tematici che ci sono oggi. Sognavo di condurre quel programma e quando, nell’estate del 1999, dopo aver superato vari provini fui chiamata da Raiuno, fu una grande gioia».

Da adolescente impegnata in una radio pescarese a volto di punta di network nazionali: ti senti arrivata?
«Neanche un po’ – ride, ndr – diciamo che la meta è il viaggio. Non riesco a capire cosa significhi essere arrivati, come e quando ci si possa sentire arrivati. Se mai riuscirò a essere una persona davvero libera allora sì, ti dirò che mi sento arrivata!».

Ti sei sempre distinta come un personaggio acqua e sapone, conducendo programmi per tutta la famiglia e idealmente incarnando la figlia, la nuora, la compagna che un po’tutti vorrebbero avere: hai mai pensato di ‘rompere gli schemi’?
«Mi cogli un po’alla sprovvista con questa domanda… non ti so dire cosa arrivi di me, quale sia l’idea che si fanno le persone guardandomi in tv. Figlia, nuora e compagna che un po' tutti vorrebbero avere, io? Dovresti parlare con i miei... sono il caos, un'anima inquieta. La televisione, però, il mio lavoro, mi regala davvero un po' di equilibrio».

Cosa vede nel domani Arianna Ciampoli?
«Tanto cammino, in una strada ancora piena».

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